«Ascoltare i giovani e aiutarli ad affrontare le difficoltà». I consultori della provincia di Belluno presentano i nuovi obiettivi

Sabato 30 Dicembre 2023 di Eleonora Scarton
«Ascoltare i giovani e aiutarli ad affrontare le difficoltà». I consultori della provincia di Belluno presentano i nuovi obiettivi

BELLUNO - Ascoltare i giovani e aiutarli ad affrontare quelle che sono le difficoltà relazionali ed i cambiamenti che soprattutto nel periodo adolescenziale emergono in maniera preponderante. È questo quello che da anni il personale dei consultori della provincia di Belluno sta portando avanti all'interno delle scuole elementari, medie e superiori del territorio provinciale.

«Questo tipo di iniziative all'interno delle scuole del territorio vengono portate avanti da diversi anni sottolinea il commissario dell'Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben -, ma sono poco conosciute.

Abbiamo voluto quindi cogliere l'occasione di questa giornata di lutto regionale per far conoscere quella che è l'attività che viene portata avanti in questo campo, che è molto intensa e che è in continuo mutamento. È infatti evidente che nel corso degli anni le dinamiche fra i giovani cambiano e anche il personale dell'azienda deve saper modulare gli interventi in base alle nuove necessità».

Ed è evidente che dopo la pandemia soprattutto, il mondo relazionale dei giovani è cambiato tantissimo. Scambi sempre più virtuali, con dialoghi filtrati da uno schermo fanno si che i giovani da una parte non siano più in grado di sostenere dialoghi "viso a viso" con tutto ciò che questo comporta in termini di ansia sono soggetti a tutta una serie di pericoli legati alla privacy e al non comprendere fino in fondo le conseguenze di un'azione. Ecco, il personale del consultorio giovani, negli interventi nelle scuole, affronta anche tutte queste nuove problematiche, impensabili fino a qualche anno fa.

GLI OBIETTIVI

I progetti di educazione alla sessualità e affettività realizzati dagli spazi adolescenti e dai consultori giovani dell'Ulss 1 Dolomiti e rivolti agli adolescenti fra i 13 e i 19 anni, hanno l'obiettivo di promuovere richieste di aiuto in situazioni di disagio personale o all'interno delle relazioni familiari. Si tratta di progettualità che affrontano diverse tematiche che vanno dai cambiamenti fisici e psichici in adolescenza alla gestione delle emozioni, dal rispetto di sé e dell'altro al consenso solo per citarne alcuni. «È evidente spiega la dottoressa Cristina Micheluzzi, direttore dell'Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori del Distretto di Belluno - che la scelta delle tematiche e la modalità con cui esse vengono affrontate vengono fatte in base all'età dei ragazzi a cui il progetto è rivolto. Inoltre, queste progettualità non prevedono lezioni frontali ma modalità dinamiche per coinvolgere i ragazzi (dal lavoro in piccoli gruppi ai dibattiti, dal brainstorming al role playing)». In campo scendono vari specialisti: psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, ginecologi ed ostetriche e questo per affrontare il tema a tutto tondo.

GRANDE INTERESSE

Affrontare queste tematiche così delicate non è sempre semplice da parte delle famiglie, soprattutto in un'epoca storica in cui ciò avviene sempre più precocemente. Per questo le scuole chiedono all'azienda ospedaliera di portare avanti questi progetti nelle classi. Pensiamo che nel solo anno scolastico 2022/2023 sono stati più di 900 i ragazzi coinvolti. «Tra i temi che più ci viene richiesto di affrontare c'è quello delle relazioni ed in particolare l'inadeguatezza nel sostenerle. Molti giovani provano infatti un senso di ansia e frustrazione nell'idea di doversi relazionare e confrontare con altre persone. Una situazione che si è accentuata dopo la pandemia quando, giocoforza, le relazioni si sono dovute svolgere virtualmente". Altro aspetto su cui gli specialisti stanno lavorando è quello che riguarda la dispersione scolastica.

L'ASCOLTO

Lo spazio adolescenti, presente sia a Belluno che a Feltre, è un luogo dove i ragazzi possono andare liberamente, senza appuntamento, per parlare dei loro problemi e trovare quindi un supporto specializzato. Dal 1 gennaio 2022 al 30 novembre 2023 sono 468 i ragazzi che hanno fatto un accesso allo spazio del distretto di Belluno e 260 a quello di Feltre. Inoltre, sono stati aperti degli sportelli di ascolto all'interno di alcune scuole.

Ultimo aggiornamento: 13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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