BELLUNO - Smarrito sulle Dolomiti venete, un escursionista portoghese di 31 anni ha chiesto aiuto ai parenti in patria, inviando loro una mail dal proprio smartphone, ed è riuscito ad attivare il soccorso alpino bellunese, che lo ha individuato e portato in salvo. L'intervento è avvenuto la scorsa notte lungo l'Alta Via numero 1 che va dal Rifugio Pramperet, dove il portoghese aveva pernottato, al Pian de Fontana, dove era atteso. Nella mail il trentunenne ha avvertito i congiunti di aver sbagliato sentiero e di essere bloccato da qualche parte in Val del Cristo.
Due squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno risalito la Val del Grisol, una del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha percorso l'itinerario dal Pramperet al Pian de Fontana, una del Soccorso alpino di Belluno e Agordo ha avviato la perlustrazione dalla Muda verso la Val Clusa.
Ultimo aggiornamento: 15:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA Due squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno risalito la Val del Grisol, una del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha percorso l'itinerario dal Pramperet al Pian de Fontana, una del Soccorso alpino di Belluno e Agordo ha avviato la perlustrazione dalla Muda verso la Val Clusa.
I soccorritori di quest'ultima squadra verso le ore 3.15 hanno sentito un urlo in risposta alle loro chiamate, e l'uomo è stato individuato e raggiunto. Era scivolato sul percorso facendosi male a una caviglia e, arrivato su una scivolosa cengia con un cordino, oramai prossimo il buio, si era fermato. I soccorritori lo hanno tranquillizzato e imbragato, per fargli superare il punto attrezzato. Con due soccorritori al suo fianco è stato quindi accompagnato all'ospedale di Belluno per i controlli del caso.