Salta una condotta dell'Enel: va sott'acqua l'area di Lagole

Mercoledì 10 Luglio 2019 di Giuditta Bolzonello
Il parcheggio di Lagole allagato dopo la rottura della condotta Enel
«Questa non ci voleva proprio, dopo quanto è successo nell’autunno scorso con Vaia, in apertura della stagione estiva, è un danno pesante quello che ha colpito la zona di Lagole». 
Il sindaco di Calalzo di Cadore Luca De Carlo affida per prima ai social la sua amarezza per quanto accaduto ieri pomeriggio nel sito archeologico nei pressi del lago Centro Cadore. Si sono rotte le vasche di condotta dell’Enel e l’acqua impetuosa erodendo la massicciata ha danneggiato la strada e allagato il piazzale di Lagole, in comune di Calalzo.  
Luca De Carlo ha postato un video molto eloquente accompagnato da questa considerazione: «Come non farsi mancare nulla alle porte della stagione turistica».
IL SOPRALLUOGO
A confermare la gravità dell’accaduto l’assessore all’ambiente Umberto De Menego che è andato a verificare di persona: «Purtroppo oggi siamo dovuti intervenire nella zona di Lagole per la rottura delle vasche di condotta dell’Enel che ha causato dei danni al percorso turistico di questa nota località, invadendo la sede stradale e il sentiero che porta al famoso laghetto delle tose. L’acqua è poi confluita nel piazzale, creando disagi e danni rilevanti. Speriamo che si possa intervenire presto per sistemare il tutto visto l’avanzare della stagione». 
LAVORI D’URGENZA
Enel già dalle 8 di ieri mattina ha inviato sul posto una ditta appositamente incaricata per un intervento di somma urgenza, l’auspicio dell’amministrazione è che si provveda a sistemare tutta la zona danneggiata visto il periodo di avvio della stagione estiva e ricordando che Lagole è un’area naturalistica e archeologica di rara bellezza, meta di numerosi turisti. La zona archeologica di Lagole è sicuramente la più interessante dell’alto bellunese e viene definita ‘La fonte della civiltà del Cadore’. 
SITO PALEO-VENETO
Si trattava di uno dei più importanti siti sacri della civiltà paleo-veneta legato alle divinità della fertilità per le suggestive e magiche sorgenti d’acqua. Tutti i reperti archeologici ritrovati presso i laghetti termali e nelle adiacenti scarpate boscose, ora semi-sommerse dal lago artificiale del Centro Cadore, sono stati raccolti nel Museo Archeologico a Pieve di Cadore.
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