All'asta i dieci cavalli sequestrati perché pascolavano liberi: si parte da 8mila euro

Domenica 20 Marzo 2022 di Valerio Bertolio
Cavalli sequestrati
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ARSIÈ - Con un avviso il Comune d’Arsié ha bandito l’asta dei cavalli sequestrati in libero pascolo a Monte Novegno prima dell’inverno 2021-2022. L’avviso riporta il giorno e l’ora dell’asta, il 25 marzo 2022, alle ore 12, che avverrà alla presenza di due dipendenti comunali di Arsié presso l’Azienda Agricola Rossetto Stefano sita in via G.Marconi a Torri di Quartesolo (Vicenza). Giuseppe Busnardo è il presidente dell’asta, Luigi Dalla Palma è l’ufficiale verbalizzante. 
Finiscono così in vendita 10 equini: 8 cavalli di cui 3 femmine e 4 maschi di varia età, il più vecchio è una femmina di nome Olga del 1999, c’è pure un’altra femmina di nome Moretta del 2000, il maschio più vecchio è Balzak del 2003, il più giovane Adone del 2008. C’è pure un baldo asino di nome Feroce dell’anno 2008. E poi ci sono e due puledri. 


Sono tutti gli equini di razza meticcia. Il prezzo a base d’asta complessivo è di 8mila euro oltre all’Iva se dovuta. Il rialzo è di almeno 100 euro per volta. L’aggiudicazione avverrà anche in presenza di una sola offerta valida, intendendosi per tale un’offerta superiore o almeno pari al prezzo base di 8mila euro. Gli equini potranno essere visionati prima dell’asta dalle 9.30 alle ore 11.30 del medesimo giorno, presso l’azienda che li ha custoditi.
L’aggiudicatario entro il 31 marzo 2022 dovrà versare il 10% della propria offerta. La mancata consegna della ricevuta entro il termine fissato comporta la decadenza dell’aggiudicazione. Poi entro l’11 aprile dovrà versare il saldo. Entro 15 giorni dalla data di pagamento dell’intera somma l’aggiudicatario dovrà ritirare tutti gli equini. Dovrà versare pure il mantenimento dal giorno dell’aggiudicazione all’Azienda Agricola Rossetto Stefano a quello del ritiro. Si chiude così una vicenda iniziata nel dicembre scorso con l’intervento dei carabinieri forestali chiamati dai proprietari dei terreni sui quali gli animali pascolavano liberamente.

Le segnalazioni erano state diverse, anche se gli animali non avrebbero costituito pericolo. Ma i proprietari de terreni non ci stavano più a quella pacifica invasione di quadrupedi, di proprietà di Marco Brustolin, così dopo aver visto inosservati i vari cartelli con scritto “divieto di pascolo” sono passati alle vie di fatto, facendo sequestrare i cavalli.
Non sarà probabilmente un destino felice quello che attendere i poveri animali, perché in questi casi il prezzo viene fissato a “chilo”. Troppo spesso, situazione simili, si concludono in un macello.

 

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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