Lo "svuota carceri" lo rimette in strada: non ha un posto dove andare

Venerdì 20 Marzo 2020
Due stranieri senza fissa dimora arrestati e rilasciati: non hanno dove andare
BELLUNO È senza soldi, senza fissa dimora e in carcere non ci può stare. Nemmeno in un centro di identificazione ed espulsione (Cie) dove difficilmente si riescono a rispettare le distanze anti-contagio. I voli verso la sua patria non ci sono. Così ieri Diallo Soumaila, 22enne cittadino del Mali senza fissa dimora arrestato dai carabinieri mercoledì, è rimasto per qualche tempo di fronte al carcere di Baldenich. Era appena stato rimesso in libertà ed è arrivata la polizia di Stato, per notificargli l’espulsione dal territorio italiano. Un pezzo di carta, una formalità. Rilasciato ieri anche George Cosmin Secret, 26enne arrivato dalla Romania a Belluno per rubare: anche lui è senza fissa dimora, ha soli 50 euro in tasca, non ha un mezzo di trasporto. È stato rilasciato dal gip. Sono gli effetti della paura contagio in cella, una sorta di “svuota carceri” anticipato.

LA RAPINA
Diallo Soumaila è stato arrestato verso le 15 di mercoledì. All’interno del negozio di alimentari “Naturasì” di via Feltre 214 si sarebbe impossessato di generi alimentari per un valore complessivo di circa 10 euro, uscendo dall’esercizio commerciale senza pagare. «Scoperto e inseguito da due dipendenti veniva fermato - spiegano dall’Arma provinciale - ma lo straniero, divincolandosi riusciva a scappare cagionando però ad uno dei due dipendenti un trauma distruttivo al polso con prognosi di due giorni». Era finito in cella per rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di dare le proprie generalità: ieri il gip lo ha rimesso in strada. 
IL FURTO
George Cosmin Secret, dopo un paio di giorni in cella per il maxi-furto di biciclette, ieri è stato rilasciato dal gip Elisabetta Scolozzi. Non ha un posto dove stare: non potrà fermarsi in Veneto, Trentino o Friuli, ma ha solo 50 euro in tasca e le frontiere sono chiuse. L’uomo, difeso dall’avvocato Mina Ombretta Ponticiello, ha raccontato che il colpo messo a segno nella notte tra domenica e lunedì al negozio “Cicli The Best” di Romano D’Ezzelino (Vicenza) lo ha fatto da solo. Non avrebbe nessun complice: il navigatore lo ha portato a Belluno per sbaglio. Era stato fermato dalla polizia di Stato alle 6 di mattina in via Col di Lana, con il furgone pieno di bici (un bottino di 87mila euro).
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci