Cane adottato, dopo 12 anni Max ha trovato una casa

Venerdì 6 Marzo 2020 di Alessia Trentin
Cane adottato, dopo 12 anni Max ha trovato una casa
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BELLUNO Il gigante buono ha trovato casa. Un piccolo miracolo è avvenuto nei giorni scorsi nel canile rifugio di Apaca di Belluno, dove Max pastore tedesco di 12 anni è stato adottato. Il cane, dolce e imponente, era apparso qualche anno fa in un film del regista Gianni Reveane che l'aveva scelto proprio per il suo carattere mite e socievole.



NUOVA VITA
E' felice Walter Capraro, vice presidente Apaca Belluno, quando racconta la storia di Max e della sua nuova vita accanto a Isabella. «E' arrivato in rifugio nel 2016 dopo la morte della sua proprietaria ricorda , con lui c'era Obelix un meticcio di qualche anno più anziano. I due erano stati per cosi dire scaricati insieme dai parenti della defunta che non se ne potevano occupare». La coppia, abituata ad una vita in casa, si è trovata all'interno di un box e non ha mai cessato di stare unita fino ad un anno e mezzo fa quando Obelix, ormai quindicenne, è morto. Per parecchi giorni da allora Max ha continuato a cercare il suo amico. Insomma una vita dura quella del pastore tedesco, che rischiava di terminare i suoi anni nel rifugio se non avesse incontrato Isabella. La donna l'ha preso con sé e lo farà vivere in casa insieme ad un cane femmina più giovane. 

LE ADOZIONI
Non è solo una storia a lieto fine, quella del pastore tedesco, ma rivela come la sensibilità in provincia in fatto di animali sia un po' cambiata. Da dicembre ad oggi il rifugio sta avendo un picco di visite e sta attirando l'attenzione dei bellunesi di tutta la provincia, dal Feltrino al Comelico mentre fino a poco tempo fa il suo raggio d'azione era limitato al capoluogo e alla Valbelluna. «Negli ultimi tre mesi le persone si sono accorte di Apaca e arrivano anche da lontano per adottare prosegue Capraro , questo non può che renderci felici. Negli ultimi due mesi ci sono state una ventina di adozioni, non abbiamo mai visto numeri così alti in tutti questi anni di attività». Restano ancora 34, tuttavia, i cani nei box, arrivati per lo più da situazioni di maltrattamento e da pessime detenzioni. La procedura messa a punto dall'associazione per salvare gli animali in questi casi prevede il coinvolgimento dei sindaci. «Noi ci rechiamo nel luogo della segnalazione e poi l'iter prosegue con la procedura davanti al sindaco conclude Capraro ; di recente siamo intervenuti a Ponte nelle Alpi, a Belluno e in Alpago in questo modo. Per le persone essere chiamate dall'autorità comunale significa un invito all'assunzione delle proprie responsabilità, sottoscritto poi con la firma dell'impegno a non detenere più animali».
A. Tr.
Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 17:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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