Canale d'Agordo. Esce in cerca di funghi e viene colto da malore: 67enne muore durante i soccorsi

Venerdì 21 Luglio 2023
Foto d'archivio

CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - Si è sentito male andando a funghi, una delle sue passioni da grandissimo amante della montagna qual era. È anche riuscito a dare l'allarme, fornendo le indicazioni ai soccorritori per raggiungerlo sul sentiero dove si trovava: purtroppo, però, nonostante i tentativi di rianimarlo, non c'è stato nulla da fare. È morto così, Claudio Rampazzo, 67 anni, residente a Carpenedo, nel quartiere Montegrotto, stroncato ieri nel primo pomeriggio mentre affrontava un'escursione sopra l'abitato di Colmean di Falcade.

Era uno dei suoi posti del cuore, dove da tempo aveva una seconda casa, che insieme alla moglie raggiungeva appena possibile per trascorrere del tempo libero. D'altronde con la montagna aveva un rapporto speciale.


L'ALLARME
Attorno alle 14 il Soccorso alpino della Val Biois ha ricevuto la chiamata con la richiesta d'aiuto: Rampazzo, uscito in cerca di funghi, non era tornato per l'ora di pranzo come promesso. Circostanza che ha fatto insospettire la consorte, che l'ha chiamato al cellulare. L'uomo è riuscito in qualche modo a spiegare di non sentirsi bene. Subito si sono attivati i soccorsi. In collegamento telefonico, grazie alla descrizione della stradina bianca sulla quale si trovava, i sanitari sono riusciti a geolocalizzarlo. Una squadra è partita col fuoristrada mentre da Belluno decollava a supporto l'elicottero e si muoveva anche l'ambulanza della Croce verde di stanza locale. Individuato e raggiunto in zona Caiada, i soccorritori hanno iniziato a prestargli le prime cure, ma le condizioni del 67enne si sono improvvisamente aggravate. Immediato l'intervento per tentare di rianimarlo, con manovre che si sono protratte a lungo, ma sono risultate purtroppo vane. Constatato il decesso, la salma è stata elitrasportata in piazzola a Falcade e da lì all'obitorio. Sul posto anche i Carabinieri. La famiglia dovrà ora organizzare il rientro a Carpenedo.


IL RITRATTO
Rampazzo, originario di Oriago, risiedeva da molti anni al civico 22 di via Montegrotto, vicino a via Vallon. «Un papà meraviglioso e un nonno straordinario», racconta la figlia Sara che col genero Antonio gli ha dato due nipoti, Emma e Nicole, di cinque anni e mezzo e uno e mezzo, a cui l'uomo era profondamente affezionato. «Era una persona dinamica, solare, generosa continua la giovane . La montagna era il suo la sua seconda casa, quasi una seconda pelle. Ci andava con la mamma appena poteva, in qualsiasi stagione dell'anno». Da qualche anno era andato in pensione dopo una lunga carriera in Telecom. Sportivo, amante del ciclismo, pedalava col gruppo Pra Secco. I vicini di casa, colpiti dalla tragica notizia, lo ricordano come una persona amante della vita, gentile e disponibile. Nell'ultimo periodo si era interessato anche ai lavori di restauro che stanno riguardando i condomini del quartiere. Poi la decisione di andare in montagna in questi giorni caldissimi. E, ieri, la voglia di camminare in cerca di funghi, tra i boschi dove invece ha incontrato la morte.

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 12:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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