ALPAGO - Nell’immaginario collettivo, il campanaro è un anziano, un solitario circondato dal mistero. Ma, a Lamosano di Chies d’Alpago (Belluno), il custode di un bene artistico-musicale che tuttora scandisce la quotidianità del paese è un giovane: un ragazzo di 28 anni, profondamente legato al territorio. Lui è Raphael Romor e la sua è soprattutto la storia di una passione: «Fin da bambino - racconta - ho sempre apprezzato il trascinante suono di questo particolare strumento, complice il fatto che, dalla finestra di casa mia, si inquadra lo splendido campanile di Lamosano». Nell'estate la folgorazione: «Mentre rincasavo, mi sono reso conto che la campana mezzana, allora impiegata per le suonate di mattina-mezzodì-sera, emetteva un suono differente rispetto a quanto ero abituato. Così mi sono precipitato dal parroco per riferirgli le mie impressioni».
Ultimo aggiornamento: 14:34
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