Cambiamento climatico. Fa sempre più caldo: i cinque anni più roventi del Bellunese concentrati nell'ultimo decennio

Sabato 30 Dicembre 2023 di Giovanni Santin
Un anno caldo

BELLUNO - Un anno eccezionale, il 2023, in un decennio di temperature eccezionali. Lo certifica Arpav con dati alla mano. In particolare per la città di Belluno, la cui serie storica è di oltre 140 anni, con gli ultimi due anni più caldi in assoluto.

Notevole, inoltre, che i 5 anni più caldi di questa serie ultra centenaria, siano concentrati negli ultimi 10 anni: 2014, 2018, 2019, 2022 e 2023. In generale in provincia i mesi più caldi del normale nel 2023 sono stati quelli del primo trimestre, il bimestre settembre-ottobre e dicembre. Nessun mese, invece, è stato più freddo della media.


Gennaio e febbraio erano stati miti e secchi, normale la primavera; l’estate calda ed un po’ più piovosa; l’autunno più caldo del normale ed in linea con precipitazioni. Infine dicembre: fino al giorno 27 è risultato circa 2°C più caldo del normale e con precipitazioni nella norma, pur concentrate quasi tutte nei primi 13 giorni. Le temperature medie annuali sono risultate in genere 1,5°C più alte del normale, come già nel 2022, archiviato come l’anno più caldo da quando (1984) esiste la rete meteorologica del Veneto. In alcune località di montagna - Agordo, Forno di Val di Zoldo, Santo Stefano, Borca – l’anno che si chiude è stato ancora più caldo del precedente. 


Le precipitazioni totali annuali (fra 1200 e 2000 millimetri) sono nella norma; fanno eccezione Arabba, Auronzo, Caprile e Santo Stefano con un aumento fra il 15% ed il 20%. I mesi più piovosi sono stati maggio, luglio ed ottobre, meno piovosi febbraio e settembre. In tutto si sono avuti 103-123 giorni piovosi, a seconda delle zone, in linea con le medie pluriennali (106-118). Dell’anno che sta per concludersi Arpav seleziona alcuni eventi da ricordare. La tempesta di foehn (4 febbraio) con velocità massima del vento di 165 chilometri a Cima Pradazzo, 151 a Ra Vales, 121 sul Faloria e 98 a Cortina, con locali danni sulle Dolomiti, mentre la temperatura Feltre sale schizza a 18,8°C. Il lungo periodo di caldo anomalo dal 12 al 22 febbraio (massima 16,9 a Malga Ciapela). Il violentissimo rovescio temporalesco del 28 maggio nella periferia est di Belluno: 45 i millimetri (mm) di pioggia caduti in mezzora: l’intensità più alta degli ultimi 30 anni; locali dissesti idrogeologici e allagamenti a Sopracroda, Cavarzano, Cusighe e aeroporto. Fra il 18 ed il 25 luglio eccezionale sequenza di fenomeni temporaleschi di forte o fortissima intensità in pianura, nel Bellunese fenomeni localmente forti: nel tardo pomeriggio del 18 luglio intensa linea temporalesca a causa di diffuse e forti raffiche di vento (downburst), in alcuni casi intensificate dalle strettoie nelle valli: molti i tetti di edifici danneggiati o sollevati, schianti boschivi a Campolongo; a Cortina il vento soffia a 111 chilometri orari, a Cima Pradazzo a 143, sulle Pale di San Martino a 162. 


Il forte temporale del 17 agosto fra Cesiomaggiore e Santa Giustina; stesso fenomeno sul monte Moiazza che innesca una colata detritica che invade la strada a monte di Chiesa (Val di Zoldo). Il gran caldo dal 21 al 26 agosto, con massime di 36,5 a Feltre, 33,5 Santo Stefano e 30,8 Falcade. Temporali localmente violenti del 24 agosto con colate detritiche in Val d’Ansiei: una invade la statale. Sul Faloria rovescio temporalesco di eccezionale intensità, con 54 mm di pioggia in mezz’ora, 34 in 15 minuti. 28 agosto; maltempo con piogge abbondanti e dissesti sulle Dolomiti. I due periodi con temperature sempre superiori a 0°C in Marmolada fra 25 settembre ed ottobre. Il caldo anomalo causa foehn dal 17 al 25 dicembre, con massima di 14,3C a malga Campobon (1940 metri, Val Visdende) il giorno 18 e picchi di 18,8 a Perarolo, 18,5 ad Agordo il giorno 23. 

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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