Il plateatico del caffè Manin per il Comune doveva essere un modello, ora è tutto chiuso

Mercoledì 27 Dicembre 2023 di Olivia Bonetti
Il caffè Manin, deserto e buio, in piazza a Belluno

BELLUNOIl dehors del caffè Manin in piazza dei Martiri a Belluno avrebbe dovuto essere il modello a cui tutti gli altri dovevano ispirarsi, dettando le linee guida per la riorganizzazione degli spazi esterni dei locali pubblici del centro storico. E invece, non solo quel dehors non è mai arrivato, ma il plateatico del bar in questi giorni si mostra in tutta la sua decadenza, suscitando proteste e prese di posizione anche da parte di semplici cittadini. Un lettore, Tomaso Pettazzi, con una lettera si rivolge direttamente alla «Fondazione Cassa di Risparmio, proprietaria dell’immobile, e al Comune di Belluno», chiedendo «se siano soddisfatti di assistere impotenti a questo continuo degrado».

L’area esterna del Caffè Manin nel salotto buono della città addobbato a festa in questi giorni si presenta con le tavole della pedana rotte o pericolanti e un’intera zona delimitata, perché pericolosa. A far apparire ancor più brutto quel già terribile biglietto da visita il perfetto e impeccabile dehors della vicina Osteria dal Bocia, che risplende da qualche settimana. Quello sì sarà il modello a cui ispirarsi.

LE SPERANZE
Dehors uniformati ai modelli approvati dalla Soprintendenza: quello del Manin farà scuola. Così si diceva dal Comune a febbraio, quando lo stesso vicesindaco Paolo Gamba spiegava che «il dehors del Manin dovrebbe diventare il modello di riferimento per tutti gli altri visto che è la Sovrintendenza a dettare le linee guida, anche a livello estetico». Purtroppo non poteva prevedere quello che sarebbe accaduto con un locale in continuo affanno per la ricerca del personale e alti e bassi nella gestione. «Avrebbe dovuto far scuola - si corregge oggi il vicesindaco - farà sicuramente scuola quello a fianco e spero che si riesca a uniformare le nuove aree a quel modello. È l’inizio di un percorso, se qualcuno dovrà installare un nuovo dehors dovrà seguire quelle linee guida». Sulle ragioni di quel degrado e il possibile intervento Gamba afferma: «Era caduto il gazebo in passato a causa del peso della neve, ora il plateatico è rotto. Ma si tratta di privati, chiaramente noi non possiamo ordinare di sistemarlo». 

I COMMERCIANTI
Ma anche Massimo Capraro, presidente del Consorzio Belluno Centro Storico, voce dei commercianti, chiede un intervento. «È inquietante, imbarazzante, esteticamente sgradevole e mi pare sia anche pericoloso», dice senza mezzi termini. «Non capisco come mai da settimane sia in quelle condizioni - prosegue -: non è accettabile che il centro della città abbia una presentazione così». 

IL DECLINO
«Quanto avviene da mesi in pieno centro, in Piazza dei Martiri, ha dell’incredibile - afferma il cittadino Tomaso Pettazzi -. Il Caffè Manin, ancora pomposamente denominato “Gran Caffè”, posto nel cuore pulsante della vita economica, commerciale, culturale, turistica della città, offre di sé un quadro desolato e sconfortante. Da semplice cittadino, che però da sempre si intestardisce di proporre soluzioni ai vari problemi che la affliggono, non riconosco più in questo contesto la vivacità che la caratterizzò negli scorsi decenni». e conclude chiedendosi «come sia possibile che questa stato di abdicazione, che è un pessimo biglietto da visita anche in questi giorni di afflusso turistico, si protragga nel disinteresse continuo e totale del mondo politico, economico, culturale, associativo. Perché si deve andare a ritroso fin al 2020 per individuare gli inizi della fine».

Ultimo aggiornamento: 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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