Mauro Stembergher, l'architetto dei bonsai: ha ben 200 piante

Sabato 29 Ottobre 2022 di Raffaella Gabrieli
Mauro-Stembergher

FELTRE - L'architetto artista del bonsai Mauro Stembergher sogna un museo che ospiti tutte assieme le sue circa duecento piante.

Pur girando e vivendo in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, lo vuole nella natia terra bellunese e lo desidera aperto al pubblico. Il pezzo da novanta, in questa esposizione che potrebbe vedere la luce l'anno prossimo, è Buddha: un pino silvestre di circa seicento anni. E' il più vecchio di tutti i miei esemplari - spiega il 44enne feltrino - il legno del tronco è stato certificato dall'Università di Torino come risalente al tempo di Napoleone.


IL PROFILO
Mauro Stembergher, nato nel 1978 a Feltre, si è diplomato al liceo scientifico Giorgio Dal Piaz e poi si è laureato allo Iuav di Venezia. Di professione è architetto ma con un amore smisurato per i bonsai che, negli anni, lo ha portato a diventare istruttore internazionale conosciuto e stimato nei quattro continenti. «La passione per la natura l'ho sempre avuta, fin da piccolo - racconta - ma la svolta c'è stata quando avevo 14 anni: mi imbattei in un bonsai e fu amore a prima vista. Entrai a far parte del Bonsai club di Feltre e da allora gli alberi in miniatura sono la mia vita». Ancora adolescente inizia a partecipare a workshop con professionisti del bonsai come Hotsumi Terakawa, Marc Noelander, Horst Crekler, Edoardo Rossi ed altri ancora. Sulla scia di questo che all'epoca nasce come hobby, nel 2005 fonda il laboratorio italiano Bonsai Dream e al contempo viene invitato a scrivere articoli per le più importanti riviste bonsai come Bonsai Focus, Ubi bonsai e Bci Bonsai & Stone Appreciation.


IL SALTO DI QUALITA'
Il riconoscimento definitivo delle sue qualità di bonsaista arriva nel 2008 quando acquisisce il ruolo di istruttore nazionale dell'Unione bonsaisti italiana - Ubi e l'anno successivo quello di istruttore internazionale del Bonsai clubs international - Bci. Un doppio titolo che lo ha portato a ricoprire anche i ruoli di presidente della stessa Ubi e di direttore della rivista Ubi bonsai. Ma è anche fondatore del Bonsai club Dolomiti che ha sede a Belluno ed è guidato da Rudy Marinello, il suo primo studente. Ed è soprattutto il padre di quella scuola Italian Bonsai Dream, nata nel 2011, che lo porta a girare in tutte le scuole associate sparse ovunque e dove insegna l'antica arte giapponese. Nei vari workshop gli studenti giungono con le loro piante per apprendere tecniche e consigli nei confronti della coltivazione, del miglioramento dell'estetica, dell'arte di dare forma e altro ancora. «In questi ultimi anni - sottolinea Stembergher - mi sono dedicato molto all'insegnamento: dal gentile mondo del bonsai ho ricevuto sempre tanto in termini di emozioni e di esperienze e per quel che posso, facendo proselitismo, cerco di ricambiare». «Vivo di più negli Stati Uniti, con base a Los Angeles, che in Italia - aggiunge - ma è qui nel Bellunese che sogno di poter aprire una sorta di museo aperto al pubblico che accolga tutti i miei bonsai, circa duecento, alcuni dei quali sono riconosciuti patrimonio del bonsaismo. Ci sono quelli che ho creato io, ovviamente, ma tanti sono anche quelli ereditati da altre persone, tra cui ad esempio quelli posseduti negli anni Sessanta-Settanta da vari pionieri di quest'arte».


LA CAPACITA'
Oltre a un'innata capacità tecnica nella crescita e nello sviluppo dei bonsai, a Stembergher è riconosciuta coralmente anche la bravura didattica nell'illustrazione di come ciò avviene. Non per niente attraverso il suo canale Youtube Mauro Stembergher sono quasi ventimila le persone che seguono le sue istruzioni per metter mano a un bonsai. Altrettanto seguiti sono i suoi i profili social Facebook Mauro Stembergher e Instagram italianbonsaidream. Il sito ufficiale, invece, è www.italianbonsaidream.com.

Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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