Uls, aumentati del 30% i malati oncologici in cura nel reparto di radioterapia: «Tempi ridotti con i nuovi macchinari»

Domenica 10 Aprile 2022 di Davide Piol
Il reparto di radioterapia

BELLUNO - Nel mese di marzo la Radioterapia ha curato il 30% di pazienti in più rispetto allo stesso mese del 2019 (ossia nel periodo pre-Covid).

Aumentano gli oncologici, dunque, ma nel frattempo migliorano le dotazioni tecnologiche dell’Ulss Dolomiti. Significa che in alcuni casi è possibile ridurre in modo significativo il numero di trattamenti necessari per la cura di alcune tipologie di tumore, diminuendo così i disagi dei pazienti legati a tempo e spostamenti. «La radioterapia – spiega l’azienda sanitaria – è parte integrante del percorso di cura per oltre il 50-60% dei pazienti oncologici. Oggi è un trattamento sicuro ed altamente efficace che utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia, per distruggere le cellule tumorali in modo mirato e selettivo. Può essere utilizzata da sola, o integrata ad altre tipologie di trattamento, sia di tipo chirurgico che chemio-immunoterapico». 


MODERNI MACCHINARI
Il centro di radioterapia oncologica dell’Ulss Dolomiti può contare su due moderne apparecchiature per realizzare trattamenti radioterapici di alta precisione in grado di offrire cure radioterapiche di ultima generazione nel rispetto della qualità della vita del paziente. «Di recente – aggiunge il direttore della Radioterapia Oncologica Alessandro Magli, - abbiamo implementato un percorso di radioterapia stereotassica (SBRT) o radioterapia ablativa stereotattica (SABR), una tecnica radioterapica d’avanguardia che consente di somministrare con estrema precisione dosi di radiazioni molto elevate a bersagli tumorali di piccole dimensioni, ottenendone la distruzione attraverso la necrosi tumorale». Questa tecnica, grazie alla sue caratteristiche di elevata efficacia e non invasività, «trova ad oggi numerose applicazioni cliniche in ambito uro-oncologico, nei tumori primitivi del polmone in stadio iniziale non candidabili a intervento chirurgico e per il trattamento delle metastasi (cerebrali, polmonari, epatiche e lifonodali)».


I VANTAGGI
Magli chiarisce che, oltre ai benefici clinici, la radioterapia offre almeno due vantaggi: «Il primo di politica sanitaria a favore dei reparti di radioterapia oncologica in relazione all’abbattimento della lista d’attesa che si declina sulla possibilità di offrire le nostre cure a più pazienti; l’altro a favore del paziente in relazione ad un minore impegno richiesto per l’espletamento della terapia che si traduce in un maggiore comfort per la riduzione dei problemi logistici, familiari, sociali e lavorativi». Quindi, aumentano i pazienti oncologici (e questo è un dato negativo) ma per fortuna migliorano le tecniche per curarli.

Ultimo aggiornamento: 08:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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