Bus, prezzi dei biglietti aumentati del 21%, poi attese di ore. Monta la rabbia dei pendolari

Viaggiatori arrabbiati per gli aumenti scattati dal primo luglio ma soprattutto per il servizio, ritenuto sempre meno efficiente

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Giulia Prior
Bus, prezzi dei biglietti aumentati del 21%, poi attese di ore. Monta la rabbia dei pendolari

BELLUNO - È martedì mattina, e la stazione di Belluno è abitata da autobus fermi, la maggior parte completamente vuoti. Viene da chiedersi se la mancanza di persone che salgono o scendono da questi mezzi sia semplicemente a causa dell'estate o direttamente collegato ai rincari. Dal primo luglio scorso, infatti, è entrato in vigore l'aumento delle tariffe dei biglietti, dopo la delibera dell'Assemblea dell'Ente di Governo Tpl (Trasporto Pubblico Locale) dello scorso 20 giugno. Parlando con i pochi viaggiatori presenti emerge un quadro fatto di prezzi troppo cari per un servizio abbastanza limitato. «Per il biglietto da 12 chilometri si è passati da 1 euro e 90 centesimi a 2,30 euro. Eppure bisogna aspettare per più di due ore le corriere extraurbane, ora che hanno tolto le linee per gli studenti», dice Manuela, mentre attende di salire sulla corriera verso Limana. «Se uno ha appuntamento in centro - riflette - deve perdere tutta la mattina perché le corriere non passano più ogni ora». «Comprare un biglietto a 1 euro 70 al colpo tutti i giorni per spostarsi in città è dura con la pensione», dice una donna mentre aspetta l'autobus alla fermata di Via Dante. Ma non ha altre alternative e continuare ad attendere per un'ora il passaggio successivo. Anche gli autisti sono rassegnati alla situazione. «La gente che sale sugli autobus è sempre meno - spiega un conducente in attesa di risalire sulla corriera -, eppure noi continuiamo a fare il nostro lavoro a testa bassa. La comunità bellunese è poco coinvolta nella situazione». Secondo l'autista la collettività bellunese dovrebbe farsi sentire in modo più deciso nei confronti dell'azienda Dolomitibus per ottenere un miglioramento del servizio.
L'aumento delle tariffe è in media del 18%, per adeguare le tariffe all'indice Istat per famiglie, operai e impiegati (FOI).

Il biglietto ordinario è passato dal costare 1 euro e 40 centesimi a 1 euro e 70: calcolatrice alla mano è un aumento del 21%. Stessa percentuale di rincaro per gli extra-urbani dai 5 ai 12 chilometri: si è passati da una tariffa di 1 euro e 90 a 2 euro e 30. In aumento anche gli abbonamenti. Basta confrontare i dati attuali, della delibera che ha aggiornato gli abbonamenti part time per i lavoratori e i lavoratori "espresso", con le tariffe che erano in vigore dal primo settembre 2018. Per esempio un abbonamento semestrale per lavoratori per la fascia 0 5 km è passato da 195 euro a 230 euro e 70 centesimo. Insomma, per citare le parole di una delle utenti intervistate oggi, «aumenta tutto tranne la busta paga».

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