Alpago, emergenza siccità: rubinetti a secco ma autobotti dirottate altrove. «Si vive con secchi e damigiane d'acqua»

Lunedì 25 Luglio 2022 di Daniela De Donà
Alpago, rubinetti a secco ma autobotti dirottate altrove: «Si vive con secchi e damigiane d'acqua»
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ALPAGO - Non c'è pace per i rubinetti di Farra.

Se a Puos la situazione è assestata già da due giorni, un tira e molla caratterizza l'agonia di chi vive affidandosi a secchi e damigiane per avere il minimo di acqua in casa. «Si registrano ancora problemi, molte utenze sono nuovamente a secco è il primo cittadino del Comune di Alpago a fare il punto il fine settimana è sempre e comunque un momento critico a livello di uso dell'acqua, perché se ne utilizza in modo maggiore, i prelievi risultano più alti. E stamattina in alcune zone di Farra l'acqua è mancata del tutto, nuovamente. Domani, lunedì, di vedrà se con prelievi più moderati si ripristinerà il livello, adeguato, dell'acqua nella vasca che fornisce il paese». Il sindaco segue passo a passo l'evoluzione.

Emergenza idrica, rubinetti a secco ma autobotti dirottate altrove

Questa la tempistica. Ieri, come spiegato in un comunicato, pareva che la situazione dovesse migliorare. Ma l'acqua, già nel pomeriggio di sabato, ha iniziato a calare, poi nella notte tra sabato e domenica il livello, nella vasca ai Piai, è risalito. Ma senza la corretta pressione. Resta attivo, quindi, il servizio con le cisterne. Anche se vi sono novità. Non solo Alpago, infatti, vive l'emergenza idrica, che allarga i suoi confini. A causa del verificarsi di situazioni difficili in altre zone della provincia di Belluno, a Farra sono stati sospesi, da parte di Gsp, i rifornimenti di acqua tramite autobotti delle cisterne che servono gli abitanti di Pianture e Buscole. Autobotti dirottate dove c'è bisogno. «Hanno riempito le vasche e sono andate via - afferma il sindaco. - Ma domattina riprenderanno a rifornire le zone alte di Farra, regolarmente».

Rimangono attive, intanto, le misure emergenziali presidiate dalla protezione civile: apertura bagni e uso docce ai campi sportivi di Pieve (dalle 8 alle 20) e cisterne di acqua disponibili al prelievo all' ex Latteria di Farra (solo per uso domestico). Intanto Gsp lavora anche a Tignes (in via Marconi) che attinge l'acqua dalla sorgente del Venal, per una riparazione alla rete acquedottistica. A proposito dei cali d'acqua - relativi anche a Belluno città (zona Cavarzano-Baldenich, per esempio) e al Nevegal - il Bim precisa (rispondendo per iscritto ad una segnalazione) che «l'emergenza purtroppo e rilevante ed estesa, casi di cali di pressione o assenza d'acqua possono, pertanto, verificarsi anche d'improvviso. Ma facciamo di tutto per contenere i disagi». Quindi: mentre da una parte c'è chi brontola per l'impossibilità di fare la doccia, per i mancati preavvisi dello stacco, o per una lavatrice o lavastoviglie con lavaggio fermato a metà, dall'altra Bim Gsp chiede comprensione.

E se la pioggia di due sere fa ha portato un minimo di refrigerio, certo non ha risolto certo il protrarsi di una crisi idrica che, a detta di Gsp, è riconducibile a ridotte precipitazioni stagionali con generale conseguente abbassamento dei livelli dell'acqua nelle sorgenti e nelle vasche di accumulo. Per questo l'attenzione è alta anche in altri Comuni dove potrebbero verificarsi problemi di pressione o assenza temporanea di acqua. Sono, oltre Alpago, Belluno, Borgo Valbelluna, Feltre, Fonzaso, Limana, Ponte nelle Alpi, Tambre.
 

Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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