Smog e divieti alle auto: se a pagare i costi (inevitabili) della lotta all'inquinamento sono le classi meno abbienti

Giovedì 31 Agosto 2023

Caro Direttore,
ci risiamo, leggo che a Torino e non solo, il comune ha emesso un'ordinanza che vieta la circolazione delle auto diesel fino a euro 5 dalle otto alle 18. È l'ennesima batosta per chi ha necessità di usare l'autovettura per spostarsi verso servizi quali supermercati, uffici, sanitari, ospedali, farmacie.
È risaputo che una autovettura diesel inquina nel momento che la utilizzi, ovvero più l'adoperi più inquina, e certamente non è il caso degli anziani pensionati, i quali credo che l'utilizzo dell'auto rispetto a lavoratori e vacanzieri sia di gran lunga inferiore. Detto ciò perché non fare un divieto a scalare: più muovi l'auto più ti limito? Oppure una deroga per la categoria.

Mario Trabucco
Mestre


Caro lettore,
credo che il tema che lei solleva non riguardi solo le persone anziane, ma una fascia più ampia di cittadini, in particolare coloro che non hanno la possibilità economica di cambiare l'auto.

E ovviamente non è un problema solo italiano. La decisione del comune di Torino, per esempio, è poco cosa rispetto a quando accade per esempio a Londra dove l'amministrazione comunale ha deliberato di imporre una tassa quotidiana di 15 euro (propri così) per chi utilizza nell'ambito del vasto territorio della capitale britannica un'auto considerata non green, cioè particolarmente inquinante. Naturalmente il principio da cui partono queste decisioni è comprensibile e anche condivisibile: ridurre le emissioni più nocive per l'ambiente. Ma non è priva di conseguenze. È infatti accettabile, sul piano economico, politico e sociale, che questo avvenga penalizzando le classi meno abbienti, coloro cioè che non hanno le risorse per cambiare auto, o alcune categorie come le persone più anziane? A pagare i costi ( inevitabili) della lotta alle conseguenze del cambiamento climatico devono essere i più poveri o i più svantaggiati? Una politica seria dovrebbe partire dalla risposta a queste domande.

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