Può considerarsi normale un Paese dove due carabinieri muoiono travolti da un Suv di una pregiudicata drogata?

Mercoledì 10 Aprile 2024
Può considerarsi normale un Paese dove due carabinieri muoiono travolti da un Suv di una pregiudicata drogata?

Caro direttore
due carabinieri, di 25 e 27 anni, uccisi, assassinati da una delinquente che guidava ubriaca e drogata, su un'auto senza assicurazione, così pare. Viene accusata di duplice omicidio stradale, mi auguro che la condanna sarà doppia. Quando nei controlli delle forze dell'ordine si accerta che un conducente è alcolizzato o drogato, deve essere fermato, sequestrato il veicolo e ritirata la patente, se c'è l'ha, perché quella persona è un potenziale assassino a piede libero. Se i Magistrati non agiscono di conseguenza avranno certe conseguenze sulla loro coscienza, ed augurarsi che non succedano certe cose ai loro congiunti. La Legge in primis dovrebbe tutelare le Forze dell'ordine consentire che possano svolgere il proprio lavoro in piena serenità.


Giuseppe Cagnin
Padova


Caro lettore,
in un paese normale dovremmo, forse un po' ingenuamente, ritenere che un'automobile senza assicurazione non possa circolare per le nostre strade.

E che se ciò accade, possa essere presto individuata, bloccata e il proprietario dopo essere stato appiedato sia multato severamente e magari gli venga anche sospesa la patente di guida per un certo periodo. In Italia succede invece che un automobilista (nel caso specifico una ragazza di 31 anni) non assicurato venga individuato, l'auto gli venga anche sequestrata ma poi, pagata la polizza, costui o costei possa continuare a circolare come prima, senza ovviamente preoccuparsi di rinnovare la polizza scaduta.

Nello stesso paese normale potremmo anche sperare che una persona che già poco più che ventenne patteggiava tre anni di galera per traffico di droga nell'ambito di un'inchiesta sugli affari criminale della ndrangheta, sia sottoposta a qualche controllo e non sia così facile per lei andarsene in giro di notte ubriaca e drogata a bordo di un potente Suv. Purtroppo non siamo un paese normale o almeno la nostra idea di paese normale non coincide con quella di altri. Per questo può accadere che due giovani carabinieri in servizio nella provincia di Salerno possano perdere la vita in una qualunque notte italiana travolti e assassinati da un Suv lanciato ad alta velocità guidato da una pregiudicata di 31 anni sotto l'effetto dell'alcol e della cocaina. Che dire? Possiamo solo sperare che, nel rispetto delle leggi e dello Stato diritto, questo Paese ritrovi un po' di normalità almeno nel momento in cui si tratterà di processare e condannare questa donna. Il reato di omicidio stradale è stata introdotto da non molti anni nel nostro ordinamento. Confidiamo che venga applicato. Con le aggravanti del caso. Una condanna adeguata non ridarà la vita ai due poveri carabinieri uccisi. Ma forse ci restituirà un minimo di senso di giustizia. E di speranza di normalità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci