Sardegna, sulla goletta con il Wwf: la missione per salvare balene e tartarughe

Domenica 29 Agosto 2021
Sardegna, sulla goletta con il Wwf: la missione per salvare balene e tartarughe

Missione in Sardegna per il Wwf. Con un obiettivo: capire se e in che modo cetacei, tartarughe e squali possono essere disturbati da pesca, traffico navale, inquinamento, anche acustico e plastica. La ricerca degli ambientalisti sarà concentrata nel sud dell'Isola. E si metteranno in campo e in acqua strumenti e attrezzatura specifica come droni, idrofoni, macchine fotografiche e videocamere per analizzare la distribuzione e il comportamento della megafauna e raccogliere tutti i dati, soprattutto acustici, fondamentali per valutare se c'è l'habitat giusto per queste specie. La spedizione, tra la fine di settembre e ottobre, vedrà protagonisti il Wwf e altri enti di fama internazionale: a bordo di una goletta di 18 metri un team di biologi ed etologi, affiancati dai viaggiatori, aggiorneranno alcuni studi effettuati nell'area che risalgono a oltre 40 anni fa.

«Ricercare vuol dire conoscere, conoscere vuol dire saper tutelare, saper tutelare vuol dire garantire alla fauna un habitat naturale consono e protetto da interventi dell'uomo che possano minare l'equilibrio dell'ecosistema», spiega Laura Pintore, naturalista ed esperta di cetacei del Wwf Italia.

Il problema spesso è rappresentato dai cantieri. «Nel Mediterraneo infatti - argomenta la studiosa - vengono spesso progettate opere edili senza una reale verifica sui potenziali impatti dell'inquinamento acustico sulla megafauna marina, composta anche da specie in via di estinzione».

La spedizione di ricerca contribuirà alla raccolta di informazioni utili alla comunità scientifica su un'area ancora poco studiata e che potrebbe rappresentare un hotspot di biodiversità e una zona importantissima di alimentazione, migrazione e riproduzione per balene, delfini, tartarughe e squali. Il progetto rientra nella campagna GenerAzioneMare del Wwf, che mira a proteggere il Capitale Blu del Mediterraneo. «

Partecipare a questa spedizione è un'esperienza unica e irripetibile: i dieci partecipanti potranno affiancare i professionisti impegnati nella salvaguardia della fauna marina e dell'ecosistema. È adatta a tutti, velisti e non, basta avere dimestichezza con il mare ed essere pronti a vivere grandi emozioni», sottolinea Francesca Ellisse, responsabile della comunicazione in Sailsquare. Si parte da Carloforte, l'isola tabarchina sulla costa sud occidentale della Sardegna, per poi navigare per dieci giorni nell'area di studio. Il contributo per salire a bordo andrà interamente a sostegno della spedizione. Si può prenotare online il proprio posto sulla piattaforma Sailsquare, nella sezione «Crociere Wwf».

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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