Alle 19 di ieri Chiara Aggio, 30 anni, di Norma, se ne è andata per sempre. È stata dichiarata cerebralmente morta dai medici del reparto di Rianimazione del Santa Maria Goretti di Latina, guidato dal professor Carmine Cosentino, dove da mercoledì scorso era ricoverata in condizioni disperate, dopo essere stata sottoposta alla lunga procedura che prevede una serie di esami specifici. È stata una settimana terribile.
La ragazza ha lottato tra la vita e la morte da mercoledì scorso, quando era stata ricoverata dopo essere stata investita in Via Epitaffio.
Ora che Chiara è deceduta si aggraverà la posizione del suo investitore. Il 48enne imprenditore di Cisterna di Latina che quella mattina percorreva Via Epitaffio con il suo suv, sarà indagato per omicidio stradale. I test per droga e alcol avevano dato esito negativo, ma bisognerà capire l'effettiva dinamica dell'incidente. In base alle testimonianze di chi quella mattina ha visto, raccolte dalla Polizia stradale intervenuta per i rilievi e poi anche nei giorni seguenti, la giovane aveva quasi finito di attraversare la strada quando è stata travolta e sbalzata per alcuni metri sull'asfalto. Era scesa dal bus che da Norma l'aveva portata a Latina per frequentare le lezioni di aiuto cuoco alla Latina Formazione, e si trovava qualche passo avanti rispetto ad altri suoi compagni che erano dopo di lei e che avrebbero assistito alla tragica scena, che si sarebbe consumata proprio davanti ai loro occhi.
L'incidente è avvenuto sulla corsia in direzione di Latina Scalo, quindi opposta a quella dell'autobus da cui era scesa la giovane. Latina e Norma da una settimana sono sotto choc per l'accaduto; più di qualcuno l'aveva già data per morta a causa delle sue condizioni: è stato tentato il tutto per tutto, ma purtroppo il suo destino è stato crudele. Ormai è tempo soltanto di vicinanza alla famiglia, che con il gesto nobile del consenso alla donazione consentirà a Chiara di far vivere e poter vivere ancora.