Concordia, ha ceduto il primo
cassone per il rigalleggiamento

Martedì 6 Maggio 2014
Concordia, ha ceduto il primo cassone per il rigalleggiamento
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​Il primo dei 19 cassoni montato sul lato di dritta della Costa Concordia, siglato S13, ha ceduto. E' avvenuto questo pomeriggio nel cantiere all'Isola del Giglio. Il cedimento avrebbe provocato l'inclinazione delle strutture di sostegno con cui vengono posizionati i cassoni per il rigalleggiamento della nave.



Il cedimento del cassone è avvenuto sotto il livello del mare, ma dall'esterno, sopra la superficie dell'acqua, si può notare che la struttura che lo deve sorreggere si è piegata su un lato e non è più simmetrica alla fiancata di dritta del relitto. Secondo quanto appreso i cedimenti strutturali al cassone sono stati due e si sono verificati intorno alle 17.30 in due momenti successivi a breve distanza di tempo tra loro. Questo cassone è stato installato tra il 26 e il 28 aprile. Sono tre i cassoni finora montati sulla Concordia: domani è prevista l'operazione di installazione di un quarto e, con il via libera dato appena ieri dall'Osservatorio per la Concordia, i lavori per questa fase preliminare alla rimozione del relitto possono proseguire senza altri intoppi: in totale devono essere montati 19 cassoni (sponson) sul relitto, 15 sul lato dritto e i quattro restanti sul lato di sinistra.



L'opinione dell'esperto. Non è un problema di per sé grave, il cedimento di uno dei 19 cassoni della Costa Concordia, ma allungherà i tempi per il ripristino del completo galleggiamento.
Antonio Carcaterra, del dipartimento di Ingegneria dell'università Sapienza di Roma, non è pessimista, anche se gli elementi per poter valutare la situazione sono ancora molto pochi. «Potrebbe non essere un problema grave e non dovrebbero esserci conseguenze relative alla sicurezza del sito», ha osservato l'esperto. Quello che è certo, ha aggiunto, è che il cedimento del cassone e l'inclinazione delle strutture di sostegno dei cassoni «comporteranno ritardi nel ripristino completo della galleggiabilità della nave e nel raggiungimento dell'assetto necessario per trasportarla nel luogo in cui sarà smantellata». È difficile fare valutazioni non soltanto perchè gli elementi sono ancora pochi, ma perché le operazioni per ripristinare il galleggiamento della nave Costa Concordia non hanno precedenti al mondo. «Come per tutte le operazioni che non hanno precedenti, possono esserci degli imprevisti - ha rilevato Carcaterra - e se adesso l'assetto di galleggiamento della nave non è quello desiderato saranno necessari ulteriori interventi: fa parte dei rischi di un'attività per la quale non esiste un'esperienza pregressa».
Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 14:26

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