Prato, la prof incinta dell'alunno 14enne condannata a 6 anni, il marito: «Quel bambino lo crescerò come fosse mio. Mia moglie? L'ho perdonata»

Giovedì 26 Ottobre 2023
Prato, la prof incinta dell'alunno 14enne condannata a 6 anni, il marito: «Quel bambino lo crescerò come fosse mio. Mia moglie? L'ho perdonata»

Era rimasta incinta di un ragazzino di 15 anni a cui dava lezioni private di inglese. La corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della donna di Prato che oggi ha 35 anni ed è stata condannata in via definitiva a 6 anni e 6 mesi, inflitti dal tribunale di Prato e confermati in corte d’Appello (con uno sconto di soli 15 giorni di pena) per atti sessuali e violenza sessuale per induzione su minore. Il giudizio giunto in conseguenza del processo aveva fatto perno sul fatto che i rapporti sessuali tra la donna ed il suo allievo sarebbero cominciati prima del compimento dei 14 anni del giovane, quando lei ne aveva già 30. 

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La storia


Gli incontri fra la donna e l’adolescente, ha accertato il processo, si consumavano in un appartamento della periferia di Prato: la casa dell’imputata, dove il ragazzino si recava per studiare la lingua straniera.

La donna, sposata e con un figlio di circa 10 anni, era operatrice sanitaria in una Rsa: era amica di famiglia del suo allievo, a cui si era offerta di dare lezioni. 

Il figlio

Durante il processo di primo grado aveva assicurato di essersi innamorata del ragazzino e di aver davvero perso la testa per lui. Secondo quanto rivelato nell’incidente probatorio dal giovane, che oggi ha 19 anni, sarebbe stato invece innescato dalla donna una sorta di ricatto sessuale, messo praticamente in atto in seguito alla nascita del bambino che insieme avevano concepito: il ragazzino non voleva che si sapesse della sua paternità e in cambio del silenzio l’imputata avrebbe preteso un incontro a settimana con lui.

Il marito

«Molti pensavano che avrei lasciato mia moglie, ma il nostro rapporto, invece, si è rafforzato. Tutto si può salvare se si analizza. Stiamo insieme sin da giovani, ne abbiamo passate tante», spiega il marito della donna pratese al Corriere della Sera. Dovrà badare da solo a due bambini, il quindicenne di cui è padre biologico e il bambino di 5 anni di cui ha rivendicato la paternità. «Ma per me non esiste differenza, sono i miei figli», precisa immediatamente. Il padre biologico del più piccolo dei suoi figli è mai più venuto a far visita al bambino? «No mai, sinceramente dal giudizio della corte d’Appello non abbiamo avuto contatti. Ma l’altro ieri sera erano davanti a casa alcuni dei suoi famigliari…» Perché? «Era il giorno della condanna definitiva. Dall’altra parte della strada c’era il padre del ragazzo: voleva vedere mia moglie andare in carcere». 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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