Tredicenne minacciato dal branco: «Ti daremo fuoco». La denuncia della mamma: «Vessato da due anni»

Martedì 28 Febbraio 2023 di Lorenzo Padovan
Minacciato dal branco: «Noi ti daremo fuoco». La denuncia della mamma del 13enne vessato da due anni

MANIAGO - Minacciano di dargli fuoco, di umiliarlo tirandogli giù i pantaloni in pubblico e lo accerchiano gridandogli gli insulti peggiori. Non succede solo a Mantova o a Muggia. Le aggressioni tra adolescenti nello scorso fine settimana hanno portato alla luce anche un caso in provincia di Pordenone, con la denuncia online di una mamma rispetto a episodi gravissimi, tra cui una tragica e circostanziata minaccia di morte che ha letteralmente pietrificato i genitori quando il figlio ha mostrato loro lo schermo dello smartphone. Vittima degli atti di bullismo del branco un ragazzino di soli 13 anni. «Le vessazioni sono iniziate già due anni fa - ha denunciato la donna in un accorato post sui social network, proprio rispondendo a quanti avevano segnalato gli episodi accaduti in altre realtà durante il weekend -: ci furono calci e pugni conditi da insulti. Speravamo che la situazione migliorasse e, invece, ci risiamo: atti intimidatori ma anche violenza fisica e psicologica, come abbassargli i pantaloni in pubblico per denigrarlo e umiliarlo e ancora insulti di ogni tipo con frasi irripetibili che ci si stupirebbe a immaginare sulla bocca di adolescenti.

Il tutto con azioni in cui si ritrovano anche dieci contro uno».


MINACCE TERRIBILI
Poi il passaggio drammatico. «In chat ci sono i messaggi più terribili - confessa la mamma -: questi ragazzini minacciano di dargli fuoco». Soprattutto se si rivolgesse a genitori o insegnanti per cercare aiuto rispetto alle minacce cui deve far fronte. «Fino ad ora ho sempre preferito attendere, nella speranza che la questione rientrasse - ha confidato la donna -: in un episodio passato di violenza fisica siamo anche dovuti ricorrere alle cure del Pronto soccorso, dove il bambino è stato medicato e dimesso. Erano lesioni lievi e decisi di non denunciare, perché sono una mamma e penso ancora che anche gli altri genitori possano intervenire per scongiurare il degenerare di questi comportamenti. Mamme e papà che, purtroppo, temo nemmeno sappiano cosa custodiscono i telefoni dei loro figli. E ho anche sempre detto al mio di figlio di non reagire mai con le maniere forti e piuttosto di prenderle, perché non bisogna trascendere nella violenza fisica. È un comportamento sbagliato a prescindere. I casi di Mantova e Trieste ora mi stanno facendo interrogare, perché quelle minacce irripetibili che sono custodite nel suo telefonino mi suonano come un sinistro presagio».


ACCERTAMENTI
Da quanto si è appreso, la vicenda non sarebbe ancora approdata sulla scrivania delle forze dell’ordine - proprio perché nell’episodio più grave, in cui ci fu la necessità di cure ospedaliere, le ferite erano leggere e si sarebbe potuto procedere unicamente dietro querela di parte -, mentre l’ambiente scolastico sarebbe invece perfettamente a conoscenza della situazione e avrebbe già messo in atto delle misure di prevenzione per cercare di ricomporre la vicenda (per quanto attiene ai soli episodi che si verificano in aula o in cortile), puntando sull’elemento dell’educazione al senso civico dei ragazzini coinvolti. Nelle prossime ore, anche in considerazione della denuncia pubblica della mamma, potrebbero esserci novità, con i militari dell’Arma della Compagnia dove si stanno verificando gli episodi che potrebbero chiedere alla famiglia non soltanto di dettagliare le (per ora presunte) vessazioni, ma anche di consegnare la chat in cui si minaccia di dare fuoco a un ragazzino di soli 13 anni. Con l’aggravante che, come detto, i mittenti di messaggi tanto folli sarebbero coetanei o poco più e che la questione si trascina da almeno un paio di anni scolastici, in un istituto di scuola secondaria superiore di primo grado. Le ex medie.

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci