Era stato trafugato nel 1989, con altri oggetti d'arte antichi e preziosi.
All'epoca del trafugamento, fu ipotizzato che ad agire, di notte, fossero state persone esperte e che conoscevano perfettamente sia il parco che circonda l' antico edificio, sia il percorso per arrivare alla sala centrale dove gli oggetti erano custoditi in una teca di vetro.
La sala, raggiunta dopo aver forzato una finestra interna, era protetta da una porta blindata, ma i ladri aggirarono l' ostacolo praticando un foro nel muro. Tra le altre opere trafugate, secondo quanto emerso nell'immediatezza del furto, una croce in argento, del 12esimo secolo, sei calici in argento, del 13esimo secolo, due pissidi ed un reliquiario a tempietto di epoca rinascimentale. Gli oggetti rubati erano i più preziosi contenuti nella sala, tutti catalogati ed erano stati esposti anche in numerose mostre. La notorietà delle opere indusse gli inquirenti a ipotizzare che si trattasse di un furto su commissione.