San Galgano, la "spada nella roccia" è qui

Mercoledì 15 Luglio 2015 di Francesca Spanò
San Galgano, la "spada nella roccia" è qui

Il segreto per essere felici, forse, è quello di non crescere mai del tutto o, almeno, di non perdere la capacità di sognare misteri e avventure. Solo con questo spirito, che non manca alla maggior parte dei turisti, si riesce ad entrare completamente nell’atmosfera di uno degli angoli più suggestivi di tutta la Toscana. Quel luogo senza tempo, sempre più visitato e capace di evocare leggende accostabili al mito di re Artù e a quello del Sacro Graal, è il complesso composto dall’Eremo o Rotonda di Montesiepi e, soprattutto, dalle rovine della grande Abbazia di Cistercense di San Galgano. Da queste parti, infatti, si trova conficcata la spada nella roccia italiana che, in effetti, non racconta di magie o storie fantastiche, ma cattura l’attenzione di chi riporta indietro la mente a un passato che potrebbe avere ancora qualcosa da raccontare.

La storia

La Rotonda di Montesiepi, più antica dell’Abbazia, risale alla fine del 1100 e fu edificata sopra alla capanna, posta sulla collina, dove San Galgano visse.

Vi trascorse il suo ultimi anno prima di morire, rappresentandone quindi la prima tomba e vi lasciò la famosa arma. Dopo la costruzione dell’Abbazia e la successiva decadenza trascorsero i secoli e nel 1789 si tentò di ripristinare il convento, prima della decisione di sconsacrare l’area e abbandonarla.

La spada nella roccia, tutte le curiosità

Fu infissa nel 1180 da Galgano Guidotti sull’Eremo di Montesiepi e fu il suo unico miracolo, che ancora oggi è sotto gli occhi di tutti. La reliquia del XII secolo, protetta da una copertura trasparente equivale in qualche modo al famoso mito della spada di re Artù. Ma quali sono le reali differenze fra le due storie? Per cominciare, nel primo caso fu estratta da quello che ai tempi era un giovane scudiero, mente Galgano fece esattamente il contrario: riuscì a piantarla con un solo gesto nella dura pietra.

Il complesso sorge a trenta chilometri da Massa Marittima, in provincia di Siena e a creare una certa suggestione è anche la stessa abbazia che non ha più la sua copertura. Ecco perché, sia di giorno che ancora di più al crepuscolo si può osservare il cielo e mentre il pavimento è oggi il prato, il tetto sono le stelle.

Chi era San Galgano?

Le sue origini erano nobili, ma come è accaduto più di una volta nella storia, era molto religioso e carico di virtù. Appena si convertì accadde un fatto particolare. Sua madre sognò San Michele Arcangelo che le chiedeva di vestire il figlio a Cavaliere, perché si sarebbe molto accostato a Dio. Lei seguì la richiesta e Galgano divenne devoto del Santo. Anche lui ebbe un sogno profetico sempre tramite San Michele, che lo invitò a seguirlo. Giunto ad un imbocco vicino ad un fiume difficile da superare, notò un mulino simboleggiante gli eventi terreni in continuo cambiamento e superatolo arrivò di fronte ad un bellissimo prato fiorito. Era a Montesiepi, dove spiccava una casa circolare con dodici apostoli e un libro aperto. Qui ebbe la sua prima visione, prima di svegliarsi. Partì alla ricerca di quel luogo. Quando lo trovò, non avendo una Croce estrasse la sua spada dalla guaina e la conficcò nella roccia più grande che vide.

La verità sulla spada

Da sempre è stata oggetto di culto nei secoli e corrisponde all’elemento originario. Gli studiosi hanno dimostrato che lo stile, infatti, è proprio quello del XII secolo. Tuttavia, fino al 1924 poteva essere estratta, ma visto che i documenti antichi parlano del contrario, deve essere accaduto qualcosa in passato. La lama, dunque, è stata bloccata con del piombo fuso, prima che negli anni Sessanta fosse spezzata da un atto vandalico. Cosa che accadde di nuovo nel 1991. Ecco perché oggi è coperta da una cupola protettiva in plexiglass. Dai recenti test scientifici, risulta che la roccia non presenta alcuna cavità, eppure la spada l’ha attraversata facilmente .

Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 17:40

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci