Bimbo di 8 anni morto risucchiato dallo scarico delle terme di Cretone in provincia di Roma

Il corpo del piccolo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco

Giovedì 17 Agosto 2023
Bimbo muore risucchiato dallo scarico delle terme di Cretone in provincia di Roma.

Stephan stava ancora nuotando quando la voce meccanica della struttura ha annunciato da un altoparlante: «Si pregano i clienti di uscire dalle piscine».

Ma lui, quel bambino, che l’italiano ancora non lo parlava perfettamente, ha continuato a giocare nell’acqua. Schizzi e sorrisi con la mamma e il papà che, secondo alcuni testimoni erano con lui e pure insistevano per farlo uscire dalla piscina, al termine di una giornata nata così: sull’onda della spensieratezza e che poi si è trasformata in una tragedia. 


Sono le 18.30 alle Terme di Cretone, provincia di Roma, tra Palombara Sabina e Passo Corese, la struttura è pronta a chiudere, ma ci sono ancora molti clienti nelle tre vasche dell’impianto. In quella principale c’è Stephan, appena otto anni, figlio di cittadini russi arrivati in Italia alcuni anni fa per lavorare. Il bambino non esce subito e per una dinamica ancora da chiarire si attiva una delle pompe di drenaggio che serve a svuotare la vasca al termine della giornata. Stephan è magro, fragile, piccolo. Il vortice lo risucchia in pochi istanti.

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LA DINAMICA
I suoi genitori neanche se ne accorgono ma lui scompare, va giù, risucchiato da quel vortice che non gli lascerà scampo. Il padre e la madre però capiscono e iniziano a urlare come dei dannati fino a che anche gli altri ospiti comprendono che c’è un bambino sott’acqua. Qualcuno lo deve salvare ma non si vede già più. Scatta l’allarme ma l’aspirazione non si ferma: è come quando si toglie il tappo dal lavandino, l’acqua continua ad essere aspirata, la pressione è molto forte. In quella vasca lunga circa 35 metri e larga dieci per un’altezza di circa 1,80 metri ci sono 500mila litri d’acqua e il corpo di Stephan resta incastrato con un braccio e una gamba nel tubo che ha un diametro di circa 30 centimetri. Alcuni ospiti della struttura termale hanno anche provato a tirarlo fuori ma non ce l’hanno fatta e pure per i vigili del fuoco il recupero è stato difficoltoso. 


La chiamata alla centrale arriva alle 18.35 più o meno e serviranno non meno di due ore per estrarre quel corpicino, ormai senza vita, dal “tunnel”. La madre e il padre del bambino sono rimasti pietrificati, dopo le urla, i tentativi di cercare il figlio sott’acqua non hanno più parlato. Gli occhi sbarrati mentre i sommozzatori cercavano di tirare fuori il corpicino. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Palombara Sabina e della Compagnia di Monterotondo che stanno lavorando per chiarire e ricostruire la dinamica di quanto accaduto. 


LE INDAGINI
La Procura di Tivoli, competente per territorio, ha già aperto un fascicolo per omicidio colposo, mentre sul corpo di Stephan sarà disposta nei prossimi giorni l’autopsia. L’impianto termale è stato posto sotto sequestro. Il 10 luglio del 2021 un altro bambino di 8 anni, Edoardo, rimase coinvolto in un altro incidente in una delle vasche della struttura, senza riportare fortunatamente lesioni. Il piccolo fu recuperato dai bagnini e un medico lo salvò con un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Nell’inchiesta sulla tragedia di ieri c’è molto da chiarire, a partire da quella aspirazione che, stando ai testimoni della tragedia, è partita quando ancora le persone stavano uscendo dall’acqua. 

Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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