A Ostuni non si parla d'altro. Uno dei ristoranti più famosi della "città bianca" in provincia di Brindisi, e uno dei centri più visitati in Puglia dai turisti, è finito al centro di un caso. Una vera e propria bufera social ha investito l'Osteria del tempo perso, ristorante che sul proprio sito web imponeva ai propri clienti regole in stile militare.
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Bambini solo al di sopra dei 6 anni. Le spiegazioni
Per quanto riguarda i bambini: «Ci sono prenotazioni - spiegano dal locale - di cui non conosciamo i componenti e ci ritroviamo con le sale con più passeggini. Iniziano i pianti o quello che volete, tipo un cambio pannolino sul tavolo. Abbiamo voluto difenderci con queste regole per non dover ledere con le parole la maleducazione». Le portate da ordinare devono essere almeno due: «Mi dispiace ma non possiamo lavorare con tavoli di 4 persone che prendono due pietanze da dividere, più una bottiglia d'acqua e tenere occupato il posto per tutta la serata».
Il tempo per poter consumare il pasto è stabilito per 2 ore: «Vi assicuro - concludono - che è stato solo scritto, e forse abbiamo sbagliato, ordinazioni e consumazione tra una portata e l'altra a volte hanno sfiorato le 4 ore e quando queste ore combaciano con la chiusura della cucina e l'orario di lavoro del cameriere, vi assicuro che non è facile. I nostri collaboratori hanno degli orari, non sono schiavi».