Ottantenne gettato a terra e rapinato da due banditi alle 16.30 in centro

Domenica 15 Dicembre 2019 di Monica Andolfatto
SCORCIO Uno scorcio di via Manin, la strada in cui abita l’ottantenne aggredito e rapinato
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Spaccio e furti in casa. Non solo. Anche rapine per strada. È l’altra faccia della città, che incute paura e angoscia, e che fa risuonare l’allarme sicurezza in centro. Tra gli episodi registrati di recente, e che contribuiscono a innalzare il livello di guardia, la violenta aggressione ai danni di un anziano sorpreso davanti alla porta di casa in via Manin e rapinato del borsello che aveva a tracolla.
 
A chiamare trafelata il 113, verso le 16.30 di mercoledì pomeriggio, è una passante. È stata lei la prima a soccorrere il pensionato steso a terra e che mostrava serie difficoltà a rialzarsi in maniera autonoma. L’uomo, classe 1939, residente a pochi passi, era piuttosto agitato e ancora sotto choc.
IL RACCONTO
È lui a raccontare agli agenti delle Volanti, che lo raggiungono non appena raccolta la nota di intervento diffusa dalla centrale operativa della questura, le fasi del brutale agguato. Erano in due, lo hanno sorpreso alle spalle e incuranti del fatto che si appoggiasse a un bastone per riuscire a camminare lo hanno scaraventato sul marciapiedi strappandogli il borsello. Un obiettivo che potevano perseguire anche senza accanirsi a quel modo, data la superiorità non solo numerica ma anche fisica, di fronte a una vittima tanto in là con l’età e con evidenti deficit di deambulazione. L’ottantenne stava rincasando e i delinquenti insieme ai soldi, circa cinquanta euro, documenti personali e cellulare, gli hanno rubato anche le chiavi dell’ingresso. Alti più o meno un metro e ottanta, italiani, vestiti di scuro e con un cappuccio in testa, li ha visti scappare verso piazza Ferretto.
LE INDAGINI
Le ricerche attivate nell’immediatezza della denuncia non hanno portato all’individuazione dei responsabili, ma hanno comunque permesso di ritrovare il borsello abbandonato in piazzetta Matter e di recuperare almeno le chiavi e i documenti personali. L’area in cui si è consumata la rapina e anche le vie attigue sono coperte da impianti di videosorveglianza sia pubblici che privati. E non a caso i poliziotti hanno già richiesto le immagini delle telecamere installate nei luoghi giudicati, una volta terminato il sopralluogo, di interesse investigativo.
Monica Andolfatto
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