Egregio direttore,
di Oliviero Toscani non se ne può proprio più. Prima se la prende con noi veneti dandoci degli ubriaconi atavici, adesso in una trasmissione radiofonica etichetta come «brutta e ritardata» Giorgia Meloni, la segretaria di Fratelli d'Italia. Che tra l'altro non mi sembra né brutta né ritardata. Ma, a parte questo, perché Toscani non si limita a scattare fotografie per le campagne pubblicitarie di un noto marchio, ad incassare i suoi compensi milionari e se ne sta zitto?
Gianni Favrin
Padova
Caro lettore,
le esternazioni di Oliviero Toscani non mi sorprendono più. Il nostro famoso fotografo è ormai una surreale vittima di se stesso: per farsi notare deve urlare sempre di più e spararle più grosse che può. Non ha alternative. Facciamocene una ragione. Quello che però mi ha più sorpreso in questa vicenda è la poca solidarietà femminile, se non femminista, che gli insulti di Toscani nei confronti di Giorgia Meloni hanno generato. Quando, per esempio, Rosi Bindi o Maria Elena Boschi sono state derise o attaccate in quanto donne, per il loro aspetto fisico o per il loro stile di abbigliamento, immediatamente (e giustamente, sottolineo) si sono sollevate numerose critiche e autorevoli prese di posizioni a loro difesa. Questa volta l'assordante silenzio è stato rotto solo da alcune, isolate voci: un po' di parlamentari di Forza Italia, Alessandra Moretti e poche altre.
Le volgari battute di Toscani, i suoi rozzi apprezzamenti sull'aspetto fisico della leader di Fratelli d'Italia non hanno smosso le nobili coscienze e la sensibilità di editorialisti e indignate speciali. Non pervenuta neppure l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, solitamente ciarliera e in prima fila a difendere la dignità delle donne. Non tutte, evidentemente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Oliviero Toscani non se ne può proprio più. Prima se la prende con noi veneti dandoci degli ubriaconi atavici, adesso in una trasmissione radiofonica etichetta come «brutta e ritardata» Giorgia Meloni, la segretaria di Fratelli d'Italia. Che tra l'altro non mi sembra né brutta né ritardata. Ma, a parte questo, perché Toscani non si limita a scattare fotografie per le campagne pubblicitarie di un noto marchio, ad incassare i suoi compensi milionari e se ne sta zitto?
Gianni Favrin
Padova
Caro lettore,
le esternazioni di Oliviero Toscani non mi sorprendono più. Il nostro famoso fotografo è ormai una surreale vittima di se stesso: per farsi notare deve urlare sempre di più e spararle più grosse che può. Non ha alternative. Facciamocene una ragione. Quello che però mi ha più sorpreso in questa vicenda è la poca solidarietà femminile, se non femminista, che gli insulti di Toscani nei confronti di Giorgia Meloni hanno generato. Quando, per esempio, Rosi Bindi o Maria Elena Boschi sono state derise o attaccate in quanto donne, per il loro aspetto fisico o per il loro stile di abbigliamento, immediatamente (e giustamente, sottolineo) si sono sollevate numerose critiche e autorevoli prese di posizioni a loro difesa. Questa volta l'assordante silenzio è stato rotto solo da alcune, isolate voci: un po' di parlamentari di Forza Italia, Alessandra Moretti e poche altre.
Le volgari battute di Toscani, i suoi rozzi apprezzamenti sull'aspetto fisico della leader di Fratelli d'Italia non hanno smosso le nobili coscienze e la sensibilità di editorialisti e indignate speciali. Non pervenuta neppure l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, solitamente ciarliera e in prima fila a difendere la dignità delle donne. Non tutte, evidentemente.