Suore decapitate: sempre pronte ad aiutare gli altri, si battevano per la fine della guerra

Lunedì 8 Settembre 2014
Suore decapitate: sempre pronte ad aiutare gli altri, si battevano per la fine della guerra
Era tornata qui per le ferie poco tempo fa. Si batteva per la fine della guerra civile ha spiegato commosso padre Carmelo Beosso, responsabile del centro Saveriani di Desio (Monza), ricordando suor Lucia Pulici uccisa la scorsa notte in Burundi.

La religiosa, che era di Desio, «si era impegnata nell'insegnare l'integrazione religiosa a 40.000 giovani».



«Era tornata qui per le ferie poco tempo fa. Si batteva per la fine della guerra civile» ha spiegato commosso padre Carmelo Beosso, responsabile del centro Saveriani di Desio (Monza), ricordando suor Lucia Pulici uccisa la scorsa notte in Burundi. La religiosa, che era di Desio, «si era impegnata nell'insegnare l'integrazione religiosa a 40.000 giovani».



«Una persona dinamica, sempre disponibile ad aiutare i più deboli»: è ricordata così da un cugino suor Bernardetta Boggian, originaria di Ospedaletto Euganeo, una delle tre suore uccise in Burundi. «La sua vita era la missione - aggiunge - e ha pagato il prezzo altissimo della sua vocazione». Per la famiglia Boggian la tragedia si aggiunge al dolore per la morte appena alcuni mesi fa di una delle sorelle di suor Bernardetta.


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