Le suore carmelitane di clausura abbandonano lo storico convento sulla Rocca di Monselice

Venerdì 16 Febbraio 2024
Le suore carmelitane di clausura abbandonano lo storico convento sulla Rocca di Monselice

MONSELICE (PADOVA) - Le suore carmelitane di clausura hanno lasciato Monselice: si è così conclusa una storia che durava da 73 anni. Ora verranno trasferite all'Opera della Provvidenza Sant'Antonio a Sarmeola di Rubano. L'addio, all'insegna della serenità, si è celebrato ieri al monastero di via San Biagio. Erano presenti le quattro monache rimaste in quell'oasi di pace sulla Rocca e qualche amico, per lo più persone anziane che di tanto in tanto frequentavano il convento senza interferire con le rigide regole del monachesimo claustrale.

Un momento di preghiera, qualche foto di rito e un ringraziamento sentito: così la città ha salutato una presenza silenziosa ma rassicurante. Le suore rimaste al convento, nonostante l'età, continuavano a svolgere la loro vita di sempre, scandita dalla preghiera e dal lavoro nell'orto e in casa. Dal 1951 a oggi hanno visto da lontano la loro Monselice cambiare, evolversi e vivere il rapporto con la fede in modo diverso. Ma dal loro monastero alle pendici del colle hanno sempre amato la città che le aveva accolte.


Qualche settimana fa avevano ricevuto la cittadinanza onoraria in una cerimonia tenutasi alla sala consiliare di palazzo Tortorini. Lì le suore si erano prestate per la prima volta a un impegno pubblico senza il filtro della grata del convento. A riprova dell'eccezionalità dell'evento avevano accettato anche di essere fotografate assieme al sindaco Giorgia Bedin. Il convento è da mesi in vendita, ma ad oggi non risulta alcun possibile acquirente. La proprietà è della Provincia veneta dei padri carmelitani (con sede a Venezia) che avrebbe fissato un prezzo intorno ai due milioni di euro.


Il monastero è un piccolo paradiso, che consta di una superficie coperta di 1.750 metri quadri e di un parco di 1,2 ettari immerso nella quiete della Rocca e tenuto, è il caso di dirlo, divinamente. Lo stabile comprende le stanze da letto delle monache, una chiesa, un chiostro con pozzo, portici, terrazze con vista mozzafiato sui Colli e parcheggio privato. Molteplici le possibili destinazioni d'uso, che contemplano la casa di preghiera, la residenza privata, la struttura ricettiva e la possibilità di adattare gli spazi d uffici. Il monastero è il risultato della trasformazione di un'abitazione signorile, appartenuta a un pretore di Monselice e acquistata dall'ordine religioso per ospitare la comunità monastica delle carmelitane scalze. Il progetto era stato affidato a Franco Scarso, professionista locale e pittore aderente al gruppo futurista "Savarè".
G.B.

Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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