LA GIORNATA

Guerra Israele, le notizie di oggi. Arresti nelle università Usa tra gli studenti pro-Palestina. Media: «Pronta offensiva su Rafah»

Gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente

Martedì 23 Aprile 2024

Usa: nuove sanzioni all'Iran per i cyber attacchi

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro quattro persone e due società «coinvolte in attività informatiche dannose» per conto dell'Iran.

Gli hacker, si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano, «hanno colpito oltre una decina tra aziende ed enti governativi statunitensi con attacchi informatici per conto del Cyber ;;Electronic Command del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane».

Media: tendopoli a Khan Yunis forse in vista attacco a Rafah

Foto satellitari analizzate dall'Associated Press sembrano mostrare un nuovo complesso di tende in costruzione vicino a Khan Younis nella Striscia di Gaza mentre l'esercito israeliano tiene il punto sui piani di un'offensiva contro la città di Rafah. Lo riportano i media israeliani aggiungendo che a rischiesta di commento il governo israeliano non ha risposto. Le immagini mostrano che il complesso della tende inizia ad essere in costruzione il 16 aprile, appena ad ovest di Khan Younis mentre le immagini scattate domenica mostrano che l'accampamento è cresciuto nel tempo.

Cosa sta succedendo nelle proteste Usa

A Gould Plaza, vicino alla New York University, gli agenti sono intervenuti per smontare un accampamento allestito dai manifestanti provocando scontri. Un portavoce della polizia di New York ha detto che gli arresti sono stati effettuati dopo che l'università ha chiesto alla polizia di far rispettare la legge sulla violazione di domicilio, ma il numero totale di arresti non è chiaro. Il giornale studentesco Washington Square News ha riferito che la polizia di New York ha annunciato tramite un altoparlante che gli studenti sarebbero stati arrestati per «condotta disordinata» e che i manifestanti stavano bloccando illegalmente il traffico. Bassam Khawaja, docente aggiunto alla Columbia Law School e avvocato presso la clinica per i diritti umani della scuola, ha detto al Guardian di essere «scioccato e sconvolto dal fatto che il presidente si sia rivolto immediatamente al dipartimento di polizia di New York». E ha spiegato che «questa è stata, a detta di tutti, una protesta non violenta» da parte di «un gruppo di studenti accampati sul prato al centro del campus. Non è diverso dalla vita di tutti i giorni nel campus». Dopo la repressione alla Columbia, gli studenti di tutti gli Stati Uniti hanno protestato in segno di solidarietà, molti chiedendo alle loro università di sostenere un cessate il fuoco a Gaza e di disinvestire dalle aziende con legami con Israele. Gli studenti della Brown, Princeton e della Northwestern hanno ad esempio protestato nel fine settimana. Accampamenti sono stati allestisti anche nel Massachusetts Institute of Technology e nell'Emerson College, entrambi nell’area di Boston. Azioni di protesta sono state condotte anche all'Università di Boston, all'Università della California, a Berkeley e all'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill.

Iran, nuova ondata di repressione per velo

Lo stesso giorno, il 13 aprile, in cui l'Iran lanciava il suo primo attacco contro Israele, il Paese ha avviato una nuova ondata di repressione interna, ordinando alla polizia di diverse città di scendere in piazza per arrestare donne accusate di violare le rigide norme islamiche sull'uso del velo. Lo riporta Reuters sul sito. Quel giorno il capo della polizia di Teheran Abbasali Mohammadian è andato in Tv per annunciare la nuova campagna: «A partire da oggi, la polizia di Teheran e di altre città adotterà misure contro coloro che violano la legge sull'hijab», ha detto, mentre centinaia di poliziotti invadevano le strade delle città 

Iran: «I nostri impianti nucleari sono assolutamente sicuri»

Gli impianti nucleari iraniani sono assolutamente sicuri e non destano alcuna preoccupazione: lo ha detto il direttore dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran(Aeoi), Mohammad Eslami. «La nostra sicurezza è garantita al 100% e il Paese ha un forte sistema di sicurezza e difesa per rispondere a qualsiasi invasione», ha sottolineato riferendosi alle recenti tensioni con Israele. Lo riporta Mehr. 

Decine di arresti tra studenti a New York, continua protesta pro Gaza

Decine di manifestanti filo palestinesi sono stati arrestati nella notte dalla polizia americana presso la Yale University nel Connecticut e alla New York University a Manhattan. In particolare nel campus della Yale University a New Haven, nel Connecticut, gli agenti hanno arrestato almeno 47 manifestanti nelle score ore, come si legge in una nota diffusa dall'università. Gli studenti arrestati, precisa l'ateneo, verranno sottoposti ad azioni disciplinari. La repressione della polizia segue la decisione della Columbia University di cancellare le lezioni in presenza come risposta all'allestimento di accampamenti di tende nel campus di New York da parte dei manifestanti che contestano la guerra di Israele a Gaza. E per cercare di «resettare» la situazione e «diminuire il rancore». Diverse centinaia di persone hanno protestato anche nel campus dell'Università di Yale, chiedendo che l'ateneo fermasse i finanziamenti ai produttori di armi militari. Yale ha detto di aver chiesto ripetutamente agli studenti di andarsene e di averli avvertiti che avrebbero potuto affrontare le forze dell'ordine e azioni disciplinari se non lo avessero fatto.

Guerra in Medio Oriente, gli aggiornamenti in diretta del 23 aprile 2024. 

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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