Guerra elettronica, il Baltic jammer russo ora "attacca" la Germania: Gps oscurati fino a Berlino, la minaccia ibrida di Putin alla Nato

Ecco la mappa dei disturbi elettronici che ha mostrato alti livelli di interferenze in gran parte dell'Europa settentrionale

Sabato 2 Marzo 2024 di Simone Pierini
Guerra elettronica, il Baltic jammer russo ora "attacca" la Germania: Gps oscurati fino a Berlino, la minaccia ibrida di Putin alla Nato

La nuova guerra elettronica che la Russia sta muovendo sotto traccia allarga la propria azione di disturbo.

Dopo i primi segnali avvertiti a inizio anno nell'area del corridoio di Suwalki, con base a Kalinigrad, il Baltic jammer di Putin ha prima ampliato il suo raggio di utilizzo alla Polonia, ai Paesi Baltici e alla Norvegia. Ora si è spinto fino alla Germania alle porte di Berlino. Una minaccia che mira a colpire il tracciamento dei Gps nei territori Nato con l'obiettivo di oscurare mappature e comunicazioni digitali. 

@ilmessaggero.it La nuova minaccia di Putin alla Nato si sta sviluppando su un nuovo terreno. La Russia sta testando le nuove "armi" per mettere in crisi le difese dell'Alleanza Atlantica: Gps oscurati, blackout della rete, isolamento digitale e interferenze radio. La strategia? Rendersi invisibile e spezzare le connessioni avversarie. . . . [📝 Simone Pierini #Ilmessaggero] #guerra #russia #putin #blackout #nato ♬ Dramatic Military - Faid rafanda

Guerra elettronica, la nuova sfida di Putin alla Nato: ora il Baltic Jammer oscura (tutti i giorni) i Gps in Norvegia

L'ultimo "attacco" fino alla Germania

Il sito web GPSjam, che mappa i disturbi elettronici in tutto il mondo, ha mostrato alti livelli di interferenze nei confronti dei Gps su gran parte della Polonia settentrionale, della Scandinavia e degli Stati baltici, tutti Stati membri della Nato. Ora nel lotto delle nazioni colpite è finita anche la Germania. «Polonia, Svezia e Germania sono state colpite dal disturbo del Gps (presumibilmente russo) venerdì 2 marzo. Si tratta di una nuova manovra di disturbo» che si sta alimentando di giorno in giorno. A renderlo noto è l'amministratore di GPSJam John Wiseman su X (ex Twitter), accanto a un'immagine della mappa della regione del suo sito web.

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Le attività di disturbo nel 2024

Il 25 febbraio, l'Autorità norvegese per le comunicazioni (Nkom) ha dichiarato che fin qui nel 2024 sono stati registrati almeno 44 giorni di disordini. I piloti di linea e le ambulanze civili che volavano lungo la costa della regione settentrionale del Finnmark in Norvegia hanno riferito di disturbi Gpg, ha riferito la scorsa settimana il quotidiano online norvegese The Barents Observer. Il quotidiano norvegese Dagbladet ha riferito che i disturbi imputati alla Russia sono aumentati «significativamente» dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte di Mosca. Nel 2023 sono stati registrati 294 giorni di disordini, rispetto ai 122 giorni dell’anno precedente e solo 18 giorni nel 2021.

 

I rischi

John-Eivind Velure, direttore della Nkom, ha affermato che i disturbi vengono registrati molto in alto sopra il suolo e quindi «non sono critici per gli aerei, che dispongono di altri sistemi di navigazione». Tuttavia se queste inteferenze dovessero «avvicinarsi al suolo, come ad esempio all'altitudine di un elicottero, sarebbe stato molto più grave», ha detto Velure al Dagbladet. «L'interferenza del segnale da parte della Russia nell'estremo nord probabilmente non riguarda specificamente la Norvegia», ha aggiunto Velure. «Molto probabilmente i segnali sono lì per proteggere qualcosa in Russia, ma poi si estendono alla Norvegia».

Baltic jammer e spoofing

Ed Mortimer, vicepresidente degli affari governativi presso la società di servizi di geolocalizzazione NextNav, ha dichiarato a Newsweek che l'uso del jamming è uno «strumento nella cassetta degli attrezzi» per i conflitti, che la Russia aveva utilizzato anche prima dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022. Mortimer ha spiegato che l’interferenza del GNSS (sistema satellitare di navigazione globale) è diventata un’arma sia da parte di attori statali che non statali come un modo per causare danni senza dichiarare apertamente guerra. «Abbiamo visto queste interferenze nel conflitto ucraino negli ultimi anni. Si sono intensificate, senza dubbio», ha aggiunto. «Il jamming e lo spoofing sono ormai diventati uno strumento nella cassetta degli attrezzi per questo tipo di conflitti, e questo è motivo di preoccupazione. Ci vuole certamente del tempo prima che i governi rispondano. Dobbiamo vedere la resilienza e introdurre altri sistemi che possano essere complementari e fornire quella resilienza in modo che, in caso di un'interferenza GPS o GNSS, quelle altre tecnologie possano in qualche modo riempire il vuoto». Lo spoofing, in particolare, implica la trasmissione di segnali contraffatti o "falsi" che possono far credere ai ricevitori di avere il segnale corretto ma portarli a calcolare informazioni errate su posizione, navigazione e temporizzazione (PNT).

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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