La Manovra non tocca il Bonus Tari.
Cos'è
L’articolo 57bis del Decreto fiscale illustra la “disciplina della TARI” con l’indicazione di “coefficienti e termini per la deliberazione del piano economico finanziario delle tariffe”. L’articolo sottolinea che l’Arera “assicura agli utenti domestici del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso alla fornitura del servizio a condizioni tariffarie agevolate“. “Gli utenti beneficiari – prosegue il Decreto fiscale – sono individuati in analogia ai criteri utilizzati per i bonus social relativi all’energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato”.
A chi spetta
Possono accedere al bonus tari quei nuclei familiari che presentano un ISEE basso. Si tratta di una misura prevista dal Bonus sociale (comprendente anche il Bonus idrico e il Bonus luce e gas) e che consiste in uno sconto sulla tassa sui rifiuti.
Requisiti
L’agevolazione viene destinata ai nuclei familiari con:
- ISEE fino a 8.265 euro
- famiglie numerose con ISEE fino a 20mila euro
- percettori del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza.
La rateizzazione nei pagamenti
È prevista, inoltre, la possibilità di accedere a una rateizzazione dei pagamenti per alcune situazioni particolari:
- utenti che dichiarino di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per luce, gas e acqua
- utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dall’ente territoriale competente
- se l’importo addebitato supera del 30% il valore medio riferito alle fatture emesse negli ultimi due anni
Come riceverlo
Non è necessario presentare domanda per accedere al Bonus Tari. La misura è infatti assegnata a chi rientra nei requisiti precedentemente elencati. Condizione necessaria è quella di possedere un ISEE in corso di validità.