«Così aiutiamo le aziende a capire la sostenibilità»

Federica Monti, Presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti di Belluno: «Momento unico per coniugare innovazione tecnologica e visione ambientale»

Giovedì 7 Dicembre 2023 di Massimo Casagrande
«Così aiutiamo le aziende a capire la sostenibilità»

BELLUNO - Federica Monti, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Belluno, nella vostra provincia la conservazione del territorio e della bellezza naturale giocano un ruolo chiave anche per il business. In che modo i cambiamenti climatici stanno influenzando l'economia?
«La sostenibilità del territorio nel settore del turismo è di vitale importanza, non solo come risposta etica alle crescenti sfide ambientali ma anche come elemento chiave per la salvaguardia e il successo a lungo termine del settore stesso.

La bellezza del nostro territorio, che più di altri include paesaggi, biodiversità, patrimoni culturali e storici, costituisce il principale fattore di attrazione per i turisti. Dobbiamo proteggere queste risorse per garantire che rimangano attrattive anche per le future generazioni. I cambiamenti climatici portano anche dei costi indiretti significativi per l'agricoltura, il turismo e l'industria. Il tema, quindi, va affrontato con una visione d'insieme, coniugando ambiente, innovazione tecnologica e sostenibilità nelle imprese».


Ambiente, sostenibilità, innovazione, in che modo questa combinazione impatta sulle imprese del bellunese?
«Stiamo assistendo ad una "tempesta perfetta", un momento unico in cui l'innovazione tecnologica, come l'intelligenza artificiale e la robotica, si intreccia con una crescente consapevolezza ambientale. Per le aziende, ciò significa un doppio impegno: adottare nuove tecnologie per rimanere competitive e allo stesso tempo integrare pratiche sostenibili. Nella provincia di Belluno, dove l'economia si basa molto sul turismo e sulle bellezze naturali, questo implica una trasformazione significativa. Gli operatori turistici, ad esempio, devono adattarsi ai cambiamenti climatici mantenendo sostenibilità e attrattività delle loro offerte. Ciò richiede investimenti in tecnologie ecocompatibili e una rivisitazione delle strategie aziendali. Le imprese del settore, infatti, non solo influenzano direttamente l'ambiente in cui operano, ma hanno anche il potere di plasmare le pratiche di consumo e le aspettative dei turisti».


Quale ruolo giocano le medie e grandi aziende del territorio nel guidare il cambiamento verso la sostenibilità e come possono essere coinvolte le piccole imprese?
«Le medie e grandi aziende hanno spesso maggiori risorse e capacità per mettere a sistema le innovazioni sostenibili. Queste aziende possono fungere da modelli e influenzare l'ecosistema economico più ampio, comprese le piccole imprese. È essenziale però che la transizione verso la sostenibilità non sia vista come un onere, ma come un'opportunità per innovare e creare valore a lungo termine. Per le piccole imprese, collaborazioni, incentivi statali e supporto da parte di professionisti come i commercialisti sono fondamentali per facilitare questo passaggio. Un approccio inclusivo può accelerare la transizione ecologica a tutti i livelli dell'economia».


Come può un'azienda equilibrare i costi e i benefici della sostenibilità, specialmente in un contesto economico incerto?
«Bilanciare i costi e i benefici della sostenibilità è una delle sfide più grandi per le aziende, specialmente in un contesto economico incerto. È importante riconoscere che gli investimenti in sostenibilità non sono solo una spesa, ma possono portare a risparmi a lungo termine e a una maggiore efficienza. Ad esempio, l'adozione di tecnologie verdi può ridurre i costi energetici e i materiali sostenibili possono diminuire la dipendenza da risorse costose o esauribili. Inoltre, la sostenibilità può aprire nuove opportunità di mercato. I consumatori sono sempre più consapevoli delle questioni ambientali e tendono a favorire le aziende con pratiche sostenibili. È fondamentale anche considerare i rischi a lungo termine se si ignora la transizione sostenibile. I cambiamenti climatici e l'impatto ambientale possono portare a delle interruzioni nella catena di fornitura, senza dimenticare l'impatto delle nuove normative in chiave ESG per le imprese e i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori che diventano sempre più attenti a questi aspetti».


Le PMI hanno le risorse per aggiornare i propri modelli di business in chiave ESG?
«Per le piccole e medie imprese, l'accesso ai capitali necessari per questi investimenti può essere una sfida. In questo contesto, il supporto governativo attraverso incentivi fiscali, sovvenzioni e programmi di finanziamento può svolgere un ruolo determinante, soprattutto in realtà territoriali come la nostra che hanno come concorrenti gli operatori delle regioni autonome dove questi sostegni sono decisamente rilevanti. In questo contesto il nostro ruolo di commercialisti è fondamentale nell'aiutare le aziende a pianificare strategicamente il proprio futuro sostenibile anche nella ricerca delle risorse finanziarie: la transizione verso pratiche sostenibili comporta delle sfide, specialmente in termini di costi iniziali e strutturazione delle operazioni; i benefici a lungo termine in termini di risparmi, resilienza aziendale e opportunità di mercato possono superare di gran lunga gli investimenti iniziali. Per le aziende di tutte le dimensioni, adottare un approccio sostenibile non è solo una scelta etica, ma una strategia commerciale intelligente in un mondo che cambia rapidamente».
 

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