Notte degli Oscar, incubo flop: l'audience continua a calare, tra pandemia e formula usurata

Mercoledì 21 Aprile 2021
Notte degli Oscar, gli organizzatori hanno paura del flop: l'audience, tra pandemia e formula usurata, continua a calare

Attesa per domenica 25 aprile la notte degli Oscar in onda su Abc, vive ora l'ansia da prestazione per l'audience. La paura degli organizzatori della 93esima edizione degli Academy Awards è infatti quella, come accaduto per i Grammy ed i Golden Globe, che hanno perso ciascuno il 53% ed il 60% di ascolti rispetto alle edizioni precedenti, di veder sfumare l'interesse dei telespettatori. Un po' per le misure di contenimento per Covid-19 che vietavano gli spettacoli dal vivo, un po' per una formula usurata, le premiazioni degli Oscar in effetti non suscitano più troppo interesse, neanche negli addetti ai lavori.  «Quando perfino io trovo difficile appassionarmi, comincia ad essere un problema», ha detto al «New York Times» Jeanine Basinger, la fondatrice del dipartimento di studi sul cinema della Wesleyan University e autrice di saggi su Hollywood come «The Star Machine».

I premi verranno consegnati in presenza

Il rischio è sotto gli occhi degli addetti ai lavori e soprattutto sul team dei produttori guidati da Steven Soderbergh: proprio per frenare l'emorragia, il regista premio Oscar per «Traffic» avrebbe imposto nel suo contratto una clausola categorica che l'assegnazione delle statuette non avvenga via Zoom. I premi saranno dunque dal vivo anche se distribuiti in varie location - non solo due a Los Angeles ma anche Londra e un'altra ventina in collegamento via satellite - e i partecipanti non dovranno indossare la maschera davanti alle telecamere (sempre però quando non verranno ripresi), perché la realizzazione dello show, quanto a misure anti-Covid, sarà trattata come i set di un film con misurazioni della febbre all'ingresso e almeno tre tamponi a tutti i partecipanti nei giorni prima della cerimonia.

Ci sarà anche una versione ridotta del leggendario red carpet con tre fotografi e un numero limitato di giornalisti (media non americani verranno dal Giappone, Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia, Brasile, Spagna, Messico e Australia) tenuti a debita distanza dagli intervistati. Tutto per dare l'impressione di uno spettacolo che va avanti indisturbato nonostante i timori da Covid anche grazie alla magica capacità di Hollywood di trasformare la realtà. Ma i dati Nielsen concedono poche illusioni.

Il calo dell'audience

L' audience degli Oscar era già in caduta libera prima della pandemia: meno 44% dal 2014 all'anno scorso, quando 23,6 milioni di persone guardarono il film sudcoreano «Parasite» strappare il primo premio. Se stavolta il calo dovesse essere paragonabile a quello dei Golden Globe sarebbe una catastrofe per la Academy e per la Abc, che per l'esclusiva della diretta fino al 2028 si è impegnata a pagare quasi un miliardo di dollari. Anticipando risultati meno che stellari, l'emittente ha messo in vendita quest'anno spazi pubblicitari a prezzi di sconto: due milioni di dollari per 30 secondi, il 13 per cento in meno rispetto al 2020: alcuni fedelissimi come Verizon torneranno, non così invece Ferrero, i cui Kinder-Joy, che avevano debuttato agli Oscar del 2018, stavolta non faranno parte della serata.

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Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 01:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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