Raffica di furti in gioiellerie, in manette il ladro con la coppola e la complice. Mercoledì mattina gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza della custodia cautelare emessa dal gip di Viterbo nei confronti di un 47enne e una 38enne, entrambi colombiani e senza fissa dimora e con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di quattro furti in gioiellerie a Viterbo, Milano, Firenze e Chiusi.
L’indagine ha avuto inizio subito dopo il primo colpo messo a segno dalla banda ai danni nella gioielleria Pala nel centro storico di Viterbo.
La Mobile, coordinata dalla sostituto procuratore Paola Conti, dopo aver individuato due dei ladri ha scoperto anche l’auto presa a noleggio per compiere i furti e dai dati gps è emerso che con la stessa vettura erano stati messi a segno almeno a tre colpi in gioielleria, con le stesse identiche modalità. In particolare i furti sono stati commessi a Milano, alla gioielleria Pronto Gold nei pressi della stazione, a Firenze alla gioielleria Vertigo e a Chiusi a Stil Oro in via Leonardo da Vinci. Ogni volta i ladri entravano, chiedevano informazioni e portavano via un unico prezioso da decine di migliaia di euro. In totale con 4 colpi avevano messo a segno quasi 50mila euro di gioielli.
«A conclusione delle indagini - spiega la Questura - la Procura ha richiesto la misura cautelare in carcere e, una volta emessa l’ordinanza, sono scattate le ricerche dei tre sudamericani, tutti senza fissa dimora e con la capacità dimostrata di spostarsi continuamente sull’intero territorio nazionale. Grazie ad attività info-investigativa sono state individuate tra Roma e provincia le dimore dell’uomo e di una delle due donne, entrambi tratti in arresto e tradotti nelle carceri di Regina Coeli e Velletri». L’uomo è stato rintracciato ai Colli Albani, in un elegante residence mentre la donna a Ostia. Il ladro che ad ogni colpo si presentava con la coppola è stato trovato con tutti i suoi oggetti più cari: vestiti extralusso per migliaia di euro, occhiali da sole firmati e ovviamente tutti i travestimenti per i furti. Nei prossimi giorni gli indagati saragi sottoposti all’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Viterbo.