Energie rinnovabili intorno alla città.
La domanda sorge spontanea: visto questo trend, i viterbesi dovranno abituarsi a convivere con un "paesaggio energetico" composto da parchi eolici e campi fotovoltaici (alcuni già costruiti e molti altri in attesa di autorizzazione)? I progetti messi insieme vanno a formare come una sorta di mega distretto per la produzione di energia diffuso su tutto il territorio comunale e connesso alla rete di trasmissione nazionale.
Il valore della nuova opera è di circa 114 milioni di euro. L'istanza arriva dalla San Nicola srl, società di scopo per lo sviluppo di impianti di produzione di energia controllata dal Gruppo Hope. La stessa società ha presentato istanza per la realizzazione di un parco eolico tra Canino e Montalto di Castro (13 aerogeneratori, potenza 93,6 megawatt).
I precedenti. A marzo si è fatta avanti per prima la società norvegese Fred Olsen Renewables con un mega impianto di 13 pale. Da pochi giorni, invece, sul ministero dell'Ambiente è possibile consultare la documentazione del progetto "Acquaforte" della società Apollo Wind di Bolzan (sette turbine). Entrambe le iniziative sono previste tra Viterbo, Montefiascone e Celleno. L'area del nuovo progetto invece non è lontana dalla discarica di Monterazzano e da un impianto fotovoltaico di circa 100 ettari già esistente in località Cipollaretta.
Il Comune che dice su queste iniziative? Finora la sindaca Chiara Frontini ha detto no all'impianto della società norvegese inviando osservazioni al Ministero in cui spiega che gli impianti eolici "non sono compatibili con la Tuscia", anche se quella non è l'ultima parola del comune: "gli uffici procederanno alle proprie valutazioni di competenza in sede autorizzativa" e "ferma restando la condivisione della opportunità e necessità di agevolare le installazioni di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili". Per gli altri due progetti di eolico la fase di consultazione pubblica è ancora aperta. Si vedrà. Per quanto riguarda il fotovoltaico a terra, invece, non sembrano esserci preclusioni. Finora il Comune di Viterbo non si è mai opposto e ha dato sempre parere favorevole in conferenza dei servizi.
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