MUSSOLENTE - Sarà Francesco Biasion, fondatore della Bifrangi di Mussolente, azienda leader nello stampaggio a caldo dell'acciaio che conta un migliaio di operai nei vari stabilimenti, il protagonista della puntata di "Boss in incognito" in onda stasera alle 21.15 su Raidue.
Il reality condotto da Flavio Insinna, nel quale in ogni puntata un imprenditore assume le sembianze di un dipendente qualunque dell'azienda che egli stesso dirige, approda a Mussolente e coinvolge nella missione sotto copertura il settantaseienne titolare della Bifrangi, che per una settimana si è camuffato di tutto punto vestendo i panni di un operaio.
Un'esperienza top secret sia per i familiari di Biasion ma, soprattutto, per i dipendenti dell'imprenditore il quale per alcuni giorni ha potuto lavorare gomito a gomito con alcuni degli stessi, convinti di essere coinvolti in una sorta di gioco a premi. Solo al termine è stata loro rivelata la vera identità del nuovo collega, sul quale erano stati chiamati ad esprimere giudizi nel corso della settimana.
«Da questa esperienza - rivela Biasion - mi porto a casa un bel po' di umanità e molti insegnamenti. Lavorare a stretto contatto con i miei dipendenti - specifica - mi ha aperto gli occhi su diverse problematiche economiche e familiari che affliggono i più giovani e che io, in tutta sincerità, non avevo mai compreso appieno e sino in fondo. Mi ha riempito di soddisfazione - conclude - vedere i miei operai lavorare responsabilmente. Ovvio che poi si può sempre migliorare, soprattutto sul fronte carico lavoro eventualmente da alleggerire».
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 13:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il reality condotto da Flavio Insinna, nel quale in ogni puntata un imprenditore assume le sembianze di un dipendente qualunque dell'azienda che egli stesso dirige, approda a Mussolente e coinvolge nella missione sotto copertura il settantaseienne titolare della Bifrangi, che per una settimana si è camuffato di tutto punto vestendo i panni di un operaio.
Un'esperienza top secret sia per i familiari di Biasion ma, soprattutto, per i dipendenti dell'imprenditore il quale per alcuni giorni ha potuto lavorare gomito a gomito con alcuni degli stessi, convinti di essere coinvolti in una sorta di gioco a premi. Solo al termine è stata loro rivelata la vera identità del nuovo collega, sul quale erano stati chiamati ad esprimere giudizi nel corso della settimana.
«Da questa esperienza - rivela Biasion - mi porto a casa un bel po' di umanità e molti insegnamenti. Lavorare a stretto contatto con i miei dipendenti - specifica - mi ha aperto gli occhi su diverse problematiche economiche e familiari che affliggono i più giovani e che io, in tutta sincerità, non avevo mai compreso appieno e sino in fondo. Mi ha riempito di soddisfazione - conclude - vedere i miei operai lavorare responsabilmente. Ovvio che poi si può sempre migliorare, soprattutto sul fronte carico lavoro eventualmente da alleggerire».
