MAROSTICA – Più che uno spettacolo, un’occasione per parlare della storia, del presente e del futuro del teatro Politeama, oltre che un vero e proprio omaggio reso a questo luogo, tanto amato dai marosticensi, in occasione della Giornata mondiale del Teatro. Sul palco del Ridotto, restituito alla città nell’estate del 2017 insieme al foyer e ad alcuni locali tecnici della struttura, le testimonianze, i ricordi dei cittadini e i racconti degli allievi del corso di scrittura creativa tenuto da Maurizio Panici, regista della Partita a scacchi e direttore artistico della stagione teatrale del Ridotto.
«Il completamento del Politeama non è un’immediata priorità», ha spiegato il sindaco Matteo Mozzo aprendo la serata. «Ciononostante stiamo muovendoci per cercare dei finanziamenti che ne permettano il completamento e, nel frattempo, sosteniamo le attività teatrali con importanti risorse di bilancio».
Poco meno di 30 mila euro l’importo stanziato, spiegano gli amministratori, suddivisi tra utenze e contributi per le attività del Ridotto, che sono affidate oggi a una cosiddetta “associazione temporanea di scopo”, formata dall’associazione Teatris, dal Centro di produzione Veneto “La Piccionaia” e dalla compagnia teatrale romana Argot.
«Si tratta di un progetto complesso dai costi elevati, per il quale bisogna prevedere anche le conseguenti spese di ordinaria gestione. In questo momento abbiamo quindi focalizzato l’attenzione sull’attività culturale», ha aggiunto l’assessore alla cultura Marialuisa Burei.
Un milione e 300 mila euro, infatti, è la spesa stimata per completare la struttura, che potrà ospitare in futuro fino a 380 persone tra platea e gallerie.
Una spesa importante, non suddivisibile in tranche minori, per cui l’amministrazione Dalla Valle aveva lanciato l’operazione “Art bonus”, inserendo il Politeama in una speciale lista del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, grazie alla quale, cittadini e imprese, avrebbero potuto versare dei finanziamenti in cambio di consistenti benefici fiscali.
Un progetto portato a compimento all’inizio del 2018 dal commissario straordinario Renata Carletti, ma mai veramente avviato, né tantomeno sostenuto dall’amministrazione Mozzo, che sembra non credere in questo strumento.
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