PERUGIA - In ospedale dopo il pranzo della domenica.
Per fortuna l'intossicazione non sarebbe stata particolarmente violenta: anche grazie alla tempestività dell'intervento e delle cure ricevute, moglie e marito infatti sono stati dimessi nella tarda serata di domenica mentre i due minori sono stati trattenuti in osservazione a scopo precauzionale.
I funghi mangiati a pranzo sarebbero arrivati direttamente da una raccolta per i boschi, dunque evidentemente non sarebbero stati ben riconosciuti da chi li ha raccolti come non adatti a essere cucinati. Una problematica questa che ogni anno si ripropone in questo periodo, dal momento che con l'arrivo dell'autunno riparte inevitabilmente la “caccia” ai gustosi prodotti del bosco per arricchire i primi piatti e i contorni. Autentiche prelibatezze, i funghi, ma che chiaramente se non sono ben conosciuti possono diventare estremamente pericolosi per la salute. Ogni anno sono infatti decine i casi di intossicazione a Perugia e in Umbria dopo aver mangiato funghi velenosi, che spesso al momento della raccolta sono talmente simili a quelli commestibili da essere non facilmente riconoscibili. Purtroppo però in casi di forti intossicazioni si è arrivati anche alla morte.
I CONSIGLI
Gli esperti dunque consigliano massima prudenza: non esiste un cento per cento di sicurezza, e quindi nel dubbio si deve sempre scartare il fungo sospetto. Anche perché è emerso in molti casi come all'origine di intossicazione oltre ai funghi considerati velenosi ci siano stati funghi porcini utilizzati in una maniera non corretta. In base a quanto dicono gli esperti un’intossicazione non è facile da individuare subito: infatti, i sintomi sono differenti tra un fungo e l’altro e ci sono tipi di intossicazione, la maggior parte delle quali presenta sudorazione profusa, dolori gastrointestinali, dolori addominali e profondo stato di malessere. Nel dettaglio ci possono essere intossicazioni a breve latenza, che insorgono da pochi minuti fino ad un massimo di 4-6 ore dall’assunzione e sono generalmente a decorso benigno, e sindromi a lunga latenza, che insorgono da 6 a 24 ore dall’assunzione, potenzialmente gravi e in alcuni casi mortali. Ma, come detto, la prudenza non è mai troppa e non valgono i metodi della nonna per stabilire la bontà o meno di funghi che si raccolgono in giro per il bosco: molto meglio far controllare da esperti la bontà o meno dei funghi raccolti e di cui si entra in possesso.