Facebook, arriva la funzione Accadde Oggi: ecco cos'è

Mercoledì 25 Marzo 2015 di Alessio Caprodossi
La funzione 'Accadde Oggi'
ROMA - Cento ne pensa e cento ne fa Mark Zuckerberg, che tra sicurezza, servizi e contenuti nuovi come “Accade Oggi”, prosegue la trasformazione di Facebook da social network a totem della rete. Con i suoi 1.4 miliardi di iscritti è già a buon punto ma la forza del personaggio è prevedere e programmare, con un social che - specie per i giovani - è la principale fonte di informazione.



Mentre debutta la funzione “Accadde Oggi”, attraverso la quale, ogni giorno, vengono mostrati i contenuti pubblicati in passato in quella stessa data - visibili solamente all’utente - arriva l’idea di portare direttamente i giornali su Facebook. Anzi le notizie, da leggere sulla bacheca personale senza più link che rimandano a siti esterni. La novità è stata annunciata dal New York Times, uno dei primi partner dell'iniziativa insieme a National Geographic, BuzzFeed e The Huffington Post , intenzionati ad accettare l'offerta di Zuckerberg e gli introiti garantiti dalla pubblicità, al contrario dell'inglese Guardian contrario, per ora, a un accordo che rovescia la filosofia base di ogni media: trattenere più tempo possibile i lettori sulle proprie pagine.

Testato nei prossimi mesi negli Usa, il sistema regala benefici agli utenti, che oltre a risparmiare tempo potranno contare su contenuti di qualità, che una volta diffusi e incrementati con quotidiani di tutto il mondo dovrebbero ridurre anche il rischio di bufale, spam e annunci truffa.



Più complicata la scelta degli editori, consapevoli però che Facebook è la porta di ingesso per captare l’immensa platea social.
Per la quale sono in arrivo altre primizie: l’app Phone per avere notizie su chi ci chiama (ma non effettua chiamate gratuite, che spetteranno a WhatsApp) e circa 20 nuove integrazioni su Messenger, confermate forse durante la conferenza annuale con gli sviluppatori che si apre stanotte. Insomma tante novità per Facebook e un rivale come Twitter che ricalca le sue orme con l’introduzione dei video in autoplay (quelli che partono in automatico), che generano proteste degli utenti ma profitti per l’uccellino.
Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 09:23
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