ROVIGO - Crowley, perché non hai dato una chance a Lucchin di partecipare alla Coppa del mondo?
La domanda in chiave rodigina (ma non solo) sorge spontanea dopo l’annuncio della lista dei convocati azzurri per i Mondiali di rugby al via l’8 settembre in Francia. Il ct Kieran Crowley, neozelandese, ha scelto i 33 giocatori tagliando gli ultimi 3 atleti del gruppo che hanno partecipato al lungo percorso di preparazione e selezione iniziato il 5 giugno. Si tratta del centro Enrico Lucchin, 28enne rodigino, trequarti centro capitano delle Zebre, campione d’Italia con i rossoblù nel 2016, dell’ala Federico Mori (Bayonne) e del pilone Filippo Alongi (Benetton).
Prima dell’inizio dei test premondiali il team manager azzurro Giovanbattista Venditti ha dichiarato sui canali di comunicazione della Federazione italiana rugby: «Il raduno è andato bene. Tutti ora potranno andare in campo e mettere in difficoltà l’allenatore sulla scelta dei 33 giocatori per il torneo, che avverrà dopo i test con Scozia e Irlanda».
Tutti tranne Lucchin, l’unico a non scendere mai in campo fra i 36.
Aggravante: l’Italia volerà in Francia con solo due centri di ruolo (Brex, Morisi) a differenza di tutti gli altri ruoli dove ci sono uno o più ricambi. Se si fa male un centro saranno adattati Paolo Garbisi o Paolo Odogwu. A maggior ragione perciò torna la domanda al ct: perchè non hai dato una chance a Lucchin? Se la meritava, peccato. Sarebbe stato il nono rugbista rodigino o rossoblù a un Mondiale dopo Quaglio, Checchinato, Moscardi, Scanavacca, Giovanelli, Bordon, Venturi e Lupini.