ROMA - Paura in Gara 1 della Superbike al Nrburgring, interrotta con un giro di anticipo dalla bandiere rosse per un brutto incidente che ha coinvolto Jonathan Rea e Leon Camier quando erano rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Entrambi i piloti sono scivolati ad alta velocità su una macchia d'olio lasciata dalla Kawasaki di Federico Sandi, a sua volta ritirato. Al pilota Honda è stata riscontrata una frattura al femore sinistro, mentre Camier è stato trasportato all'ospedale locale per una TAC a causa di un trauma cervicale, ma il responso ai primi accertamenti medici sembra essere rassicurante. La vittoria è andata a Tom Sykes, che ha interrotto un digiuno di due round precedendo sul podio la coppia BMW composta da Marco Melandri e Chaz Davies. Quarto il leader in campionato Sylvain Guintoli, sul quale sia Melandri (- 34) che Sykes (- 1) hanno recuperato punti preziosi, accorciando la classifica. “Non è il massimo vincere così – ha ammesso Sykes, che era stato passato da Melandri prima dell'interruzione, ma per regolamento è stato decretato vincitore dal momento che aveva concluso il giro precedente in prima posizione – Ma in passato ho perso gare per lo stesso motivo, per cui non mi sento troppo in colpa. Queste sono le corse, e l'importante è soprattutto avere riaperto la lotta al titolo”. “Peccato veder sfumare la vittoria così, ma la vera sfortuna l'hanno avuta quelli alle nostre spalle che sono caduti – ha osservato Melandri – All'inizio faticavo a tenere il ritmo di Sykes, mentre sul finale ero più in forma. Avrò occasione di rifarmi in Gara 2”. Oltre al ravennate, altri quattro italiani hanno chiuso a punti. Quarto posto per Davide Giugliano, protagonista di una bella rimonta dalla tredicesima posizione in griglia, così come Michel Fabrizio, quinto. Solo nono il poleman Ayrton Badovini, che non si faceva illusioni sull'asciutto quanto alla competitività della Panigale. Quattordicesimo Vittorio Iannuzzo.
Ultimo aggiornamento: 22:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA Entrambi i piloti sono scivolati ad alta velocità su una macchia d'olio lasciata dalla Kawasaki di Federico Sandi, a sua volta ritirato. Al pilota Honda è stata riscontrata una frattura al femore sinistro, mentre Camier è stato trasportato all'ospedale locale per una TAC a causa di un trauma cervicale, ma il responso ai primi accertamenti medici sembra essere rassicurante. La vittoria è andata a Tom Sykes, che ha interrotto un digiuno di due round precedendo sul podio la coppia BMW composta da Marco Melandri e Chaz Davies. Quarto il leader in campionato Sylvain Guintoli, sul quale sia Melandri (- 34) che Sykes (- 1) hanno recuperato punti preziosi, accorciando la classifica. “Non è il massimo vincere così – ha ammesso Sykes, che era stato passato da Melandri prima dell'interruzione, ma per regolamento è stato decretato vincitore dal momento che aveva concluso il giro precedente in prima posizione – Ma in passato ho perso gare per lo stesso motivo, per cui non mi sento troppo in colpa. Queste sono le corse, e l'importante è soprattutto avere riaperto la lotta al titolo”. “Peccato veder sfumare la vittoria così, ma la vera sfortuna l'hanno avuta quelli alle nostre spalle che sono caduti – ha osservato Melandri – All'inizio faticavo a tenere il ritmo di Sykes, mentre sul finale ero più in forma. Avrò occasione di rifarmi in Gara 2”. Oltre al ravennate, altri quattro italiani hanno chiuso a punti. Quarto posto per Davide Giugliano, protagonista di una bella rimonta dalla tredicesima posizione in griglia, così come Michel Fabrizio, quinto. Solo nono il poleman Ayrton Badovini, che non si faceva illusioni sull'asciutto quanto alla competitività della Panigale. Quattordicesimo Vittorio Iannuzzo.
