Follia ultrà, muore tifoso gettato giù dagli spalti: aveva riconosciuto l'assassino di suo fratello, arrestato un tifoso

Lunedì 17 Aprile 2017
Follia ultrà, muore tifoso gettato giù dagli spalti: aveva riconosciuto l'assassino di suo fratello, arrestato un tifoso
Ennesimo episodio di violenza e calcio argentino ancora sotto choc. Si chiama Emanuel Balbo, il giovane di 22 anni rimasto vittima della ferocia degli ultrà. Emanuel è stato gettato nel vuoto dalla curva dello stadio “Mario Alberto Kempes” da un gruppo di tifosi durante la partita Belgrano-Talleres di Primera Division, a circa 800 chilometri a nord di Buenos Aires. Terribile la caduta da un'altezza di dieci metri: i medici che l'hanno soccorso hanno immediatamente dichiarato la morte cerebrale, solo più tardi è arrivata la notizia che il ragazzo non ce l'ha fatta.

Una prima ricostruzione dell'accaduto l'ha fornita il padre del ragazzo a Cadena 3 e riportata dal Clarin, secondo cui il figlio è stato “etichettato” come tifoso della squadra ospite (la partita era stata considerata “a rischio” e per questo vietata ai supporter del Talleres) da una persona che Emanuel aveva riconosciuto essere l'assassino del fratello, ucciso quattro anni fa. Tanto è bastato per accendere il livore degli ultrà del Belgrano che hanno prima picchiato il ragazzo e poi gettato oltre la balaustra. All'Ospedale, dove il ragazzo è stato ricoverato il condizioni drammatiche, hanno fatto sapere che Emanuel ha subito «fratture parietali e un edema cerebrale. La sua condizione è critica e dà pochi segni di vitalità del cervello». Poche ore dopo è arrivata la notizia della morte. Ad annunciarla è stato proprio il Belgrano, con una nota listata a lutto sui social.  «Club Atletico Belgrano si rammarica profondamente per la morte di Emanuel Balbo e come istituzione organizzatrice dell'evento in cui si sono verificati i fatti, conferma la propria disponibilità a fare giustizia. In un giorno molto triste per tutta la famiglia celeste, Belgrano invita alla riflessione la sua comunità in modo che sia fatta giustizia per Emanuel. Non si tratta di fare discorsi ingannevoli, ma di fare luce. Questo è l'impegno del club. Le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Emanuel», il testo della nota.
 

Secondo la ricostruzione del Clarin che riporta la denuncia del padre del ragazzo, «tutto è nato quando Emanuel ha incontrato Oscar “Sapito” Gomez, accusato di aver ucciso l'altro mio figlio di 14 anni, quattro anni prima. Essendo però Oscar Gomez poco aitante, piuttosto che difendersi, ha incitato tutti gli amici che aveva lì per aggredire mio figlio e picchiarlo. Poi ha detto loro di gettarlo di sotto perché è un tifoso del Talleres». La polizia ha già arrestato 4 persone. 

Oscar «Sapito» Gomez, il presunto responsabile della morte di Emanuel Balbo, il tifoso morto dopo essere stato gettato nel vuoto dalla curva di uno stadio argentino da un gruppo di ultrà, si è poi consegnato alla polizia nella provincia (entità federale) di Cordoba, nel centro del paese. La notizia, anticipata dalla stampa locale, è stata
confermata dal comandante della polizia di Cordoba, Diego Hak. Ora rischia una condanna di 35 anni per omicidio aggravato.
Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 16:48
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