Gli assalitori dei tifosi juventini, la notte scorsa nel centro di Siviglia, fanno parte dei 'Biris', la fazione ultrà della tifoseria del club andaluso, ha precisato la polizia spagnola, che ha avviato un'inchiesta sugli incidenti.
Sangue su Siviglia-Juventus, la partita di Champions League che si giocherà oggi nella città spagnola. Secondo la stampa locale, una trentina di ultrà del Sevilla Fc avrebbero fatto irruzione nel pub Taberna El Papelón, dove stavano cenando dei tifosi italiani della Juventus, aggredendoli al grido di «Hooligans Sevilla». Il locale, dopo la furia ultrà, viene descritto come un vero e proprio «campo di battaglia»: sono volati sedie, tavoli e ombrelloni, poi sono cominciati le fughe e gli inseguimenti nei vicoli del centro storico, ripresi da un video. Venti giorni fa, nelle stesse strade, si erano verificati scontri per l'arrivo in città dei tifosi della Dinamo Zagabria.
L'assalto ha lasciato alcuni connazionali feriti, dei quali uno in modo grave: colpito con un coltello, è stato trasferito d'urgenza in ospedale. Gli altri, in condizioni meno gravi, sono stati medicati sul posto.
Gli ultrà del Siviglia erano «armati di spranghe e bottiglie, a volto coperto» secondo fonti investigative torinesi, in contatto con alcuni colleghi presenti a Siviglia e con le autorità spagnole. Quello degli ultrà spagnoli, sempre secondo quanto appreso, sarebbe stato quindi un «vero e proprio agguato».
Sarebbe un tifoso belga di 25 anni, di origini italiane, il tifoso juventino ferito e operato stamani per ferite da taglio. Secondo fonti investigative torinesi, in contatto con alcuni colleghi presenti a Siviglia e con le Autorità spagnole, fa parte dei Drughi del Belgio. Sono stati medicati in ospedale, e poi dimessi, anche altri due tifosi juventini che, secondo quanto appreso, non sono stati identificati.
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