Strama e Udinese sempre più vicini:
parte con lui il "dopo-Guidolin"

Martedì 3 Giugno 2014
Strama e Udinese sempre più vicini: parte con lui il "dopo-Guidolin"
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UDINE - Andrea Stramaccioni e l'Udinese sono sempre più vicini. Mancano solo alcuni dettagli (la rescissione con l'Inter in primis) per ufficializzare la trattativa, decollata nel momento in cui era saltata l'ipotesi Luigi Del Neri e già oggi la società dovrebbe annunciare "Strama" quale successore di Francesco Guidolin.



Nel tardo pomeriggio di ieri c'è stato un incontro tra il tecnico romano, 38 anni, e il diesse Cristiano Giaretta e l'argomento più importante è stato quello relativo alla composizione dello staff tecnico, nel senso che Stramaccioni vorrebbe disporre di uomini di sua fiducia (il collaboratore tecnico Massimiliano Catini, il preparatore atletico Federico Pannoncini e quello dei portieri Massimiliano Nista), mentre l'Udinese, che ha ancora a libero paga sino al 30 giugno 2015 i collaboratori di Guidolin (il vice allenatore Diego Bortoluzzi, il preparatore atletico Adelio Diamante e quello dei portieri Lorenzo Di Iorio) vorrebbe inserire almeno due di loro nel nuovo staff.



È questo il motivo che ha rallentato la trattativa con Stramaccioni. Ed era stato questo il pomo della discordia che aveva clamorosamente annullato l'annunciato matrimonio con Delneri. Il tecnico di Aquileia non aveva accettato di inserire nel suo staff alcuno dei collaboratori storici di Guidolin, ben sapendo che questi rimarrà in seno alla società ricoprendo la carica di supervisore tecnico.

Va anche detto che Andrea Stramaccioni attende di definire la sua posizione con l'Inter a cui è vincolato sino al 30 giugno 2015 e da cui ha garantito uno stipendio annuo di 1,5 milioni.



Per cui se è vero che l'Inter non ha alcuna difficoltà a liberare il tecnico romano, "Strama" ha chiesto una buonuscita. Un altro ostacolo, ma che sembra già superato dato che il tecnico e la società nerazzurra devono ritrovarsi probabilmente stamani per ufficializzare il divorzio. La scelta dell'ex allenatore dei nerazzurri comporta anche qualche rischio: è un tecnico giovane, per certi verso ancora inesperto e a Udine dovrebbe fare i conti con uno spogliatoio dentro il quale la parola dei senatori italiani Domizzi, Pinzi, Di Natale e del brasiliano Danilo è sacra.



Certo è che il "parto" del successore di Guidolin è sofferto: la società era a conoscenza da metà aprile che non sarebbe rimasto alla guida della squadra e da subito aveva intavolato una trattativa con Luigi Delneri (Udinese e il tecnico di Aquileia non si sono mai amati) che aveva dato la sua disponibilità; poi c'era stata una pausa di riflessione anche perché i Pozzo non erano del tutto convinti della scelta; si era parlato anche di una pista estera (Marat Yakin che, dopo aver vinto due scudetti con il Basilea, stava divorziando dal club elvetico, persino Michael Laudrup); quindi sono stati contattati anche Rolando Maran, Edy Reja, Delio Rossi e Andrea Stramaccioni.



Lunedì scorso, però, era tutto deciso in favore di Delneri, ma l'ostacolo rappresentato dalla composizione dello staff tecnico, come detto, è parso insormontabile. Poi Gianpaolo e Gino Pozzo, dopo essersi consultati anche con il diesse Cristiano Giaretta - e siamo al presente - hanno deciso di puntare tutto su Strama che dovrebbe firmare un contratto annuale (il suo stipendio dovrebbe aggirarsi sul milione) con opzione per il successivo.
Ultimo aggiornamento: 18:40

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