Il mondo sportivo veneziano perde un grande dirigente e un grande uomo: si è spento ieri mattina all'alba all'età di 60 anni Claudio Zamengo, socio fondatore della Venicemarathon, ex presidente del Comitato Provinciale della Fidal di Venezia e pilastro di Tds, azienda specializzata nei servizi di cronometraggio.
A Noale costruì, assieme a Mattiello e Franco Comelato, la famosa maratonina delle Due Torri e all'età di 28 anni fu presidente della Fidal provinciale, era il 1984.
Era di Noale Claudio ma da qualche anno abitava a Firenze dove ha trascorso anche gli ultimi mesi indebolito dalla malattia che lo ha sconfitto malgrado avesse combattuto con tutto se stesso, restando sempre legato al mondo dello sport e dell'atletica, la sua vita.
Lascia la moglie Silvia e il piccolo Andrea. «Claudio ha rappresentato con impegno e competenza un elemento fondamentale nella nascita e nello sviluppo della Venicemarathon e più in generale della promozione dell'atletica leggera veneta è il ricordo di Piero Rosa Salva, presidente di Venicemarathon - Perdiamo un amico prezioso e insostituibile e il nostro impegno deve essere e sarà quello di onorare la sua memoria continuando a portare avanti i valori di passione e correttezza che ci ha sempre trasmesso».
Claudio ha da sempre dedicato anima e corpo al mondo dell'atletica. Prima come dirigente federale Fidal, poi passando al ruolo di organizzatore e quindi nel nuovo mondo che ancora oggi fa scuola del cronometraggio. Silenzioso ma sempre attento e presente, di corsa, di atletica e di maratone ne sapeva come pochi.
Grande il cordoglio ieri da tutto il mondo dell'atletica e sportivo veneziano, anche sui social network, compresa la pagina del Venicemarathon Club e il profilo personale di Claudio.
I funerali si svolgeranno venerdì mattina alle 11 a Noale nella chiesa dei Santi Felice Fortunato di piazza Castello.
© RIPRODUZIONE RISERVATA A Noale costruì, assieme a Mattiello e Franco Comelato, la famosa maratonina delle Due Torri e all'età di 28 anni fu presidente della Fidal provinciale, era il 1984.
Era di Noale Claudio ma da qualche anno abitava a Firenze dove ha trascorso anche gli ultimi mesi indebolito dalla malattia che lo ha sconfitto malgrado avesse combattuto con tutto se stesso, restando sempre legato al mondo dello sport e dell'atletica, la sua vita.
Lascia la moglie Silvia e il piccolo Andrea. «Claudio ha rappresentato con impegno e competenza un elemento fondamentale nella nascita e nello sviluppo della Venicemarathon e più in generale della promozione dell'atletica leggera veneta è il ricordo di Piero Rosa Salva, presidente di Venicemarathon - Perdiamo un amico prezioso e insostituibile e il nostro impegno deve essere e sarà quello di onorare la sua memoria continuando a portare avanti i valori di passione e correttezza che ci ha sempre trasmesso».
Claudio ha da sempre dedicato anima e corpo al mondo dell'atletica. Prima come dirigente federale Fidal, poi passando al ruolo di organizzatore e quindi nel nuovo mondo che ancora oggi fa scuola del cronometraggio. Silenzioso ma sempre attento e presente, di corsa, di atletica e di maratone ne sapeva come pochi.
Grande il cordoglio ieri da tutto il mondo dell'atletica e sportivo veneziano, anche sui social network, compresa la pagina del Venicemarathon Club e il profilo personale di Claudio.
I funerali si svolgeranno venerdì mattina alle 11 a Noale nella chiesa dei Santi Felice Fortunato di piazza Castello.
