TREVISO – Il primo titolo italiano ha il sapore del record. Martina Lorenzetto riporta l’atletica trevigiana ai fasti di Laura Gatto e, ancora di prima, di Magaly Vettorazzo, le grandi primedonne del salto in lungo di Marca.
La ventitreenne di Santa Cristina di Quinto ha scelto l’occasione migliore per aggiungere dieci centimetri al record personale. Con 6.49 (vento +0.2) ha conquistato la prima maglia tricolore assoluta della carriera ed è entrata nella piccola grande storia dell’atletica di casa nostra, perché nessuna trevigiana aveva mai saltato così lontano: l’altivolese Gatto nel 1999, al culmine di una carriera ricca di titoli, era atterrata a 6.48. Quel centimetro in più, per la Lorenzetto, significa anche la quindicesima prestazione italiana di tutti i tempi, giusto davanti alla Gatto.
Da un mese, la Lorenzetto stupisce sé stessa e il suo allenatore, Roberto Vanin. A fine giugno, a Caprino Veronese, aveva fatto 6.39. Vanin ammette: «Ci aspettavamo la misura agli Assoluti». Ma a Torino Martina fa ancora meglio. Nei primi due salti è contratta. Nel terzo atterra a 6.27 ed è già davanti a tutte. Alla quarta prova, il prodigio: 6.49. Gara chiusa, anche per il ritiro della favorita Vicenzino. Ma poi Martina ha ancora la forza e la concentrazione per arrivare a 6.45. Vanin è sempre più stupito: «Adesso dobbiamo ragionare da grandi». Martina - che da quest’anno veste la maglia del Cus Pisa Atletica Cascina, dopo essere uscita dal vivaio della Mastella Quinto ed essere stata tesserata con la Silca Conegliano – si adegua: «Penso agli Europei del 2016».
Gli Assoluti di Torino hanno regalato anche il bel risultato di Leonardo Dei Tos, argento nei 10 km di marcia in 41’16”, primato personale su strada migliorato di 3”.
Ultimo aggiornamento: 18:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA La ventitreenne di Santa Cristina di Quinto ha scelto l’occasione migliore per aggiungere dieci centimetri al record personale. Con 6.49 (vento +0.2) ha conquistato la prima maglia tricolore assoluta della carriera ed è entrata nella piccola grande storia dell’atletica di casa nostra, perché nessuna trevigiana aveva mai saltato così lontano: l’altivolese Gatto nel 1999, al culmine di una carriera ricca di titoli, era atterrata a 6.48. Quel centimetro in più, per la Lorenzetto, significa anche la quindicesima prestazione italiana di tutti i tempi, giusto davanti alla Gatto.
Da un mese, la Lorenzetto stupisce sé stessa e il suo allenatore, Roberto Vanin. A fine giugno, a Caprino Veronese, aveva fatto 6.39. Vanin ammette: «Ci aspettavamo la misura agli Assoluti». Ma a Torino Martina fa ancora meglio. Nei primi due salti è contratta. Nel terzo atterra a 6.27 ed è già davanti a tutte. Alla quarta prova, il prodigio: 6.49. Gara chiusa, anche per il ritiro della favorita Vicenzino. Ma poi Martina ha ancora la forza e la concentrazione per arrivare a 6.45. Vanin è sempre più stupito: «Adesso dobbiamo ragionare da grandi». Martina - che da quest’anno veste la maglia del Cus Pisa Atletica Cascina, dopo essere uscita dal vivaio della Mastella Quinto ed essere stata tesserata con la Silca Conegliano – si adegua: «Penso agli Europei del 2016».
Gli Assoluti di Torino hanno regalato anche il bel risultato di Leonardo Dei Tos, argento nei 10 km di marcia in 41’16”, primato personale su strada migliorato di 3”.
