Solo 64 i corpi ricomposti
Dei circa cento morti solo i corpi di 64 persone furono ricomposti e identificati, gli altri vennero sepolti senza nome. Nella tragedia emerse la figura di Geppino Micheletti, il medico che continuò a curare i feriti anche dopo aver saputo che nello scoppio erano morti i figlioletti Renzo e Carlo e il fratello e la cognata.