Edilizia scolastica, niente fondi ai Comuni virtuosi. «Premi» a chi è in ritardo. Esplode la rabbia: «E' una questione di rispetto»

Domenica 18 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 17:25

La beffa

«Il 27 dicembre 2023 - spiega Rapicavoli - viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 24 novembre 2023, con il quale viene ripartita tra le Regioni la somma complessiva di 117.658.212,81 euro, corrispondente al volume delle economie di gara accertate negli affidamenti dei lavori, al fine di essere assegnata, pro quota, agli stessi enti locali - Comuni e Province - titolari degli interventi. Alla Regione Veneto sono destinati 9.842.337,50 euro». Detta in parole semplice: se un Comune fa una gara da 100 euro e la aggiudica a 90, i 10 euro di “economia di gara” ritornano al Comune. «Moltissimi Comuni e Province, titolari degli interventi, già all’inizio del 2023 avevano richiesto l’autorizzazione ad utilizzare i ribassi, senza ricevere alcuna risposta - spiega il direttore di Anci -. La stessa Regione Veneto aveva formalmente verificato la sussistenza delle economie di gara». Perché questa richiesta? Perché, per garantire il rispetto del termine di ultimazione dei lavori entro il 15 ottobre 2023, Comuni e Province hanno dovuto mettere mano ai propri bilanci, già in sofferenza per i rincari dei costi dell’energia e degli effetti dell’inflazione.

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