L'appuntamento nel bosco
Fatto sta che arriva l’appuntamento. Bledar esce dal lavoro verso le 16,30. Telefona alla cognata per chiederle cose di ordinaria amministrazione. E poi passa a prendere il minorenne in un luogo lontano da occhi indiscreti. Forse convinto di consumare un rapporto intimo. Potrebbe essere stato questo il presupposto che avrebbe fomentato l’ira omicida scatenatasi nel boschetto. Per quei fatti l’altra mattina il 17enne è stato arrestato. Prelevato nella sua abitazione, nel Comune di Pieve del Grappa, è stato trasferito nel carcere minorile di Treviso. Il fermo è stato operato dal Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Treviso su disposizione del pubblico ministero della Procura minorile di Venezia Giovanni Parolin, dopo che la Procura di Treviso aveva trasmesso il fascicolo per omicidio volontario. Ed è scattato per il pericolo di fuga. Il 17enne, difeso dall’avvocato Elisa Berton, domani mattina sarà sottoposto a interrogatorio di convalida. Mentre il legale della famiglia, l’avvocato Guido Galletti, dice: «Per i familiari e i parenti è un sollievo sapere che l’omicida è in carcere. A suo carico la Procura potrebbe contestare la premeditazione visto che è uscito di casa con un coltello».